Per la consulente criminologa, le dichiarazioni del brigadiere Santino Tuzi sono “accurate e coerenti”.
Roma – Secondo Laura Volpini, criminologa e psicologa forense, le dichiarazioni del brigadiere Santino Tuzi – il quale aveva dichiarato di aver visto Serena Mollicone entrare in caserma la mattina del 1° giugno 2001, intorno alle 11:30 – sarebbero “accurate e coerenti“. La consulente lo ha dichiarato in aula alla Corte d’Assise d’Appello di Roma durante il processo per l’omicidio di Serena Mollicone, trovata senza vita il 3 giugno del 2001 nel boschetto di Fonte Cupa ad Anitrella.
Il brigadiere avrebbe infatti rivelato informazioni testimoniali il 28 marzo 2008. Secondo la consulente, Tuzi “non mette mai in discussione il fatto di aver visto entrare in caserma una ragazza”. Questo ricordo, continua la criminologa “non subisce discrasie e anche il fatto che fosse Serena Mollicone viene poi confermato”. Ad emergere dalla sua testimonianza anche l’altezza della ragazza. Tuzi è morto suicida nel 2008 dopo aver rivelato di aver visto Serena entrare in caserma. Ad essere imputati al processo sono Franco Mottola, ex comandante della caserma dei carabinieri di Arce, suo figlio marco, la moglie Annamaria e i carabinieri Francesco Quatrale e Francesco Suprano.