I giovani produttori del ‘Riscatto agricolo’ hanno organizzato per oggi nuovi presidi in Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna.
Si intensifica, anche in Italia, la protesta degli agricoltori per difendere le terre dalla politica europea. Quest’ultima è ritenuta troppo restrittiva in merito alle regole ambientali del Green Deal ma, per l’altro verso, troppo permissiva sulla questione della carne coltivata. Ecco perché in tutta Europa è montata la polemica.
In Francia, gli ‘agriculteurs’ marciano verso Parigi mentre in Germania, nella zona di Amburgo, la manifestazione di ieri ha bloccato il traffico. Poi ci sono i Belgi che minacciano di porre sotto assedio Bruxelles, proprio il centro delle politiche europee. Anche i produttori e allevatori italiani si stanno muovendo tanto che, per oggi, è stata indetta una grande mobilitazione. Ad organizzarla il movimento ‘Riscatto agricolo’, guidato perlopiù da giovani.
La situazione sta diventando esplosiva con focolai che si accendono un po’ da ogni parte. Ieri a Orte, nel viterbese sulla A1, i trattori sono giunti vicino ai caselli per tentare un nuovo blitz in seguito al blocco di sabato. Anche per mercoledì a Verona, in occasione dell’apertura di Fieragricola, si prevede un grande assembramento. Intanto, nella giornata di oggi, i trattori sfileranno in Lombardia, Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna.
Ci saranno presidi a Brescia, Bergamo, Alto lago di Como-Valtellina, Mantova, Melegnano, Voghera, Navacchio (Pi), Val di Chiana, a Orvieto, nella Valle del Salto, a Olbia, Cagliari, Oristano Porto e anche in prossimità del casello di Orte sulla A1 dove, sabato, già si era svolta una manifestazione. La Sardegna, una regione a vocazione agricola, farà sentire forte la sua voce durante la protesta mentre si avvicina, sempre di più, l’ipotesi di una ‘invasione’ a Roma. L’intenzione dei coltivatori, radunati soprattutto in comitati provinciali, è quella di marciare solo con il tricolore per raggiungere, dove possibile, le sedi delle prefetture con sit-in.