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Carcere di Rebibbia: partono i laboratori di cucina

Carceri: a Rebibbia al via i laboratori di cucinaNel femminile e nella casa di reclusione(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Al via i laboratori di cucina nel
carcere femminile
e nella casa di reclusione di Rebibbia. L'annuncio arriva dal
Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della
libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, che è
tra i soggetti istituzionali che sostengono il progetto dei
laboratori di cucina promossi dall'Istituto professionale
statale alberghiero "Amerigo Vespucci" e Coop-Unicoop Tirreno,
destinati a circa trenta persone detenute nella Casa
circondariale femminile e nella Casa di reclusione di Rebibbia.
"Grazie alla disponibilità di Coop-Unicoop Tirreno, si
completa a Rebibbia una importante partnership pubblico-privato
nel perseguimento della finalità costituzionale della pena-
sottolinea Anastasia - L'impegno istituzionale
dell'Amministrazione penitenziaria infatti, ha dapprima
incontrato quello dell'Istituto alberghiero 'Amerigo Vespucci',
da tempo attivo con i propri corsi di istruzione nella Casa
circondariale femminile e nella Casa di reclusione di Rebibbia;
poi la Regione Lazio ha contribuito all'attrezzatura dei locali
destinati al laboratorio dell'Istituto alberghiero nel carcere
femminile, infine Coop-Unicoop Tirreno interviene generosamente
mettendo a disposizione i prodotti alimentari necessari alle
attività laboratoriali. Quando ricordiamo che la finalità
costituzionale della pena è una responsabilità repubblicana ,
intendiamo esattamente questo: che coinvolge tutti gli attori
pubblici e privati che possono contribuire al suo perseguimento,
ciascuno per la propria parte e con le proprie risorse".
Con un finanziamento di 23 mila euro, la Regione Lazio ha
contribuito all'adeguamento di una parte degli attuali locali
dell'area polivalente reparto Camelotti - ex Sert: per la
realizzazione di una cucina e di una sala ristorante/reception
da destinare proprio all'Istituto alberghiero, per svolgere
quella parte di programma didattico che prevede oltre alle
attività teoriche anche quelle pratiche, specifiche per questo
indirizzo di studi.
I docenti provengono dall'Istituto alberghiero, mentre Unicoop
Tirreno fornirà i prodotti alimentari necessari allo svolgimento
delle lezioni: frutta e verdura, pasta, farina, carne, pesce,
uova, e tutto il necessario per mettersi ai fornelli e imparare
la preparazione di sughi, pane, pasta, ricette tipiche, dolci,
confetture.
I laboratori di cucina saranno presentati martedì 30 gennaio,
alle ore 11, nella biblioteca comunale di Roma Capitale
"Vaccheria Nardi". (ANSA).
Carcere (Immagine di repertorio Ansa) – Roma.Cronacalive.it

Ai laboratori potranno usufruire le detenute del carcere femminile e nella casa di reclusione di Rebibbia.

Roma – Partono i laboratori di cucina nel carcere femminile e nella casa di reclusione di Rebibbia. Ad annunciarlo il Garante delle persone che sono state sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasia. Il progetto è promosso dall’Istituto professionale statale alberghiero “Amerigo Vespucci” e Coop-Unicoop Tirreno e coinvolgeranno circa trenta persone detenute nella Casa circondariale femminile e nella Casa di reclusione di Rebibbia.

La Regione Lazio ha contribuito all’adeguamento di una parte dei locali dell’area polivalente reparto Camelotti con un finanziamento di 23mila euro. Grazie a questi fondi sarà completata la realizzazione di una cucina e di una sala che verrà destinata proprio all’uso alberghiero di questo progetto. I docenti che forniranno le proprie lezioni provengono tutti dall’Istituto alberghiero. I prodotti alimentari per poter svolgere le lezioni, invece, saranno forniti da Unicoop Tirreno. Saranno presenti alimenti come pasta, farina, pesce, carne, verdura e tutto ciò che è necessario per poter appendere un mestiere molto utile. Nella giornata di martedì 30 gennaio alle ore 11 verranno presentati tutti i laboratori di cucina, presso la biblioteca comunale di Roma Capitale “Vaccheria Nardi”.