I sette assedi di Roma: dai Galli ai Nazisti, ecco quante volte è stata assediata la capitale
Roma vanta una storia di quasi tre millenni e la sfortuna di essere un punto strategico e simbolico del potere. Ecco perché tutti la volevano.
Roma con i suoi quasi 2800 anni di storia ha resistito a numerosi assedi nel corso dei millenni: da semplice villaggio sulle sponde del fiume Tevere ad essere uno snodo fondamentale del potere economico, politico e strategico, la nostra capitale era ambita da chiunque sul continente Europeo.
Ma quante volte quindi Roma è stata saccheggiata e assediata? Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima fare una piccola premessa: Roma nell’antichità, non era solo una città come la intendiamo noi ora bensì la culla di tutti gli organi istituzionali e imperiali che governava le sue altre “Rome”, ovvero tutti quei terreni che con il passare del tempo aveva assediato.
Nell’età moderna invece, la città era diventata un Regno, temuto allo stesso modo e potente, ovvero quello della Chiesa, governata dall’influenza che il Papa e le sue famiglie Imperiali, avevano nel territorio e sulle regioni confinanti. Roma contemporanea invece era dominata dal peso della sua storia e del suo simbolo politico in quanto neo capitale della Repubblica.
Tutte e tre queste “Rome” di tempi diversi però simboleggiavano il potere e sono cambiate anche a causa di questi assedi. Vediamo insieme quali.
I sette assedi a Roma
Questi eventi segnarono tappe cruciali nella storia della città eterna, dalle antiche minacce dei Galli all’occupazione Nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il primo assedio significativo risale al 18 luglio del 387 a.C. quando i Galli invasero Roma: questo portò al potenziamento delle antiche mure serviane” che funsero da baluardo difensivo per i successivi sette secoli. Successivamente Roma dovette affrontare l’assedio dei barbari: nel 410 d.C., i Visigoti di Alarico premevano contro i confini romani, mentre nel 546 furono gli Ostrogoti a minacciare la città e in queste date cadde l’Impero Romano d’Occidente.
Il terzo assedio invece fu per mano dei Normanni, guidati da Roberto d’Altavilla, noto come il Guiscardo, giunsero su richiesta del papa Gregorio VII per difendere la città dall’imperatore germanico Enrico IV. Tuttavia però dopo aver liberato il pontefice, i Normanni saccheggiarono Roma.
Il quarto assedio fu la volta dei lanzichenecchi, mercenari al soldo dell’imperatore Carlo V d’Asburgo. Questo assedio fu la risposta all’alleanza tra papa Clemente VII e il re francese Francesco I di Valois.
Successivamente, nel 1849 il 30 aprile, l’esercito francese guidato da Napoleone III, il re illuminato, si presentò alle porte di Roma per intervenire in aiuto del papa Pio IX, scalzato dal trono dai rivoluzionari della Repubblica.
L’ultimo assedio fu per mano dei nazisti che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, che vide l’Italia passare dalla parte degli Alleati, occuparono la città.