L’indagine dei carabinieri sui trafficanti e pusher di Palermo ha rivelato che la droga aveva raggiunto anche ambienti della ‘Roma bene’.
La droga proveniva da Palermo e aveva raggiunto anche i salotti della ‘Roma bene’. È ciò che emerge dall’indagine dei carabinieri che ha portato al sequestro dello stupefacente oltre all’arresto di nove membri, tra capi dell’organizzazione di trafficanti e pusher della Vucciria. I clienti della banda comprendevano importanti personaggi del jet-set romano, inclusi volti noti del mondo dello spettacolo.
I militari del comando provinciale lo hanno dedotto intercettando alcune conversazioni tra i fratelli Leonardo e Giovan Battista Marino, attualmente indagati. Nel 2019, Giovan Battista avrebbe cercato di stabilire un canale nella Capitale chiedendo l’appoggio degli ambienti criminali locali. Nello specifico, si parlava di una vendita relativa ad un quantitativo di droga da 36mila euro.
Sempre nel 2019, i carabinieri lo seguirono a Roma fino alla stazione e mentre girava per la città. In quell’occasione, Giovan Battista incontrò varie persone, potenziali clienti, ma non fu possibile determinare se l’affare fosse stato concluso o meno. Il fratello, Leonardo Marino, è invece considerato al vertice dell’organizzazione. I militari lo compresero ascoltando una telefonata fatta dalla moglie, Teresa La Mantia, ad una cartomante e un indovino per questioni di cuore. La donna, anche lei indagata, alla domanda “Che lavoro fa tuo marito?” rispose: “Un lavoro un po’ illegale, illegale e brutto”.