Aumentano sia i numeri assoluti che le percentuali di crescita. Italia al secondo posto in Europa tra i Paesi donatori.
Roma – Nel 2023 in Italia è stato fatto registrare un vero e proprio boom di trapianti. Questi aumentano sia in numeri assoluti che in valori percentuali di crescita annuale. A presentare i dati è stato il ministro della Salute, Orazio Schillaci e il direttore del Centro nazionale trapianti, Massimo Cardillo, in occasione dell’apertura degli Stati generali della Rete trapianti, a Roma. La crescita del numero dei prelievi ha fatto sì che aumentasse anche il tasso nazionale di donazione, ora a 28,2 donatori per milioni di persone, in aumento rispetto al 24,6 fatto registrare nel 2022.
Si tratta di un risultato che permette all’Italia di posizionarsi al secondo posto tra i maggiori Paesi europei per numero di donatori. Le regioni più performanti sono Emilia-Romagna (con 51,1 donatori pmp), il Veneto (46,4) e la Toscana (45,6). Ottimi anche i tassi della Sardegna, Piemonte e Marche, mentre fanno emergere risultati negativi le regioni del Sud. Nel 2023 sono stati realizzati 2.245 trapianti di rene (in aumento del 10,4%), 1.696 di fegato (14,7%), 186 di polmone (+33,8%) e 40 di pancreas (+5,3%). Sono stati realizzati inoltre 370 trapianti di cuore, in aumento del 46,2% rispetto ai 253 dell’anno scorso. La regione ad effettuare il maggior numero di trapianti è stata la Lombardia, con 827 interventi.