Test sul cacao in polvere: i risultati che non vorresti mai leggere | Chi è più a rischio
L’analisi di Öko-Test rivela la presenza di sostanze contaminanti e dannose in diverse marche di cacao in polvere: ecco quali.
Il Nesquik, celebre cacao in polvere di Nestlé, da sempre apprezzato dai bambini, è finito sotto la lente di ingrandimento a seguito di un’analisi effettuata da Öko-Test, che ha analizzato 16 diverse varietà di cacao in polvere, di cui sette biologici.
Anche se le marche prese in esame sono tedesche, il Nesquik è un prodotto molto amato e utilizzato anche in Italia: proprio per questo ci interessa in modo particolare.
Il rapporto di Öko-Test ha esaminato vari parametri, dalla sostenibilità ambientale alla presenza di sostanze contaminanti, dal contenuto di zuccheri al rispetto delle condizioni di lavoro nella raccolta del cacao; ma anche la presenza di allergeni, di oli minerali, di sostanze dannose come il cadmio e molto altro. E i risultati sono allarmanti.
Cacao in polvere: le sostanze dannose e contaminanti
Come abbiamo visto, i risultati del test, purtroppo, non sono confortanti: nessuno dei tipi di cacao in polvere esaminati, infatti, ha ottenuto un punteggio “eccellente” e la maggior parte di essi presenta criticità in diversi ambiti, tra cui la presenza di sostanze nocive e contaminanti, come cadmio e oli minerali, l’elevato contenuto di zuccheri e la trasparenza sulle condizioni di lavoro.
In particolare, il test ha evidenziato la presenza nei prodotti esaminati di cadmio e oli minerali, idrocarburi saturi che possono essere dannosi per la salute, soprattutto se assunti in grandi quantità, come i MOSH. Un dato preoccupante perché, come affermato anche dagli stessi membri di Öko-Test, “I MOSH si accumulano nel tessuto adiposo umano e nel fegato. Sono probabilmente il più grande contaminante nel corpo umano e si trovano in sette polveri di cacao nel test. Il metallo pesante cadmio, contenuto in cinque polveri, si accumula soprattutto nel fegato e nei reni e può danneggiare gli organi per un lungo periodo di tempo”.
Cacao in polvere: Nesquik tra i peggiori sotto accusa
Nessuno dei prodotti testati è riuscito ad ottenere un punteggio eccellente (semaforo verde), con solo alcune referenze vendute in Germania che hanno raggiunto una valutazione soddisfacente o sufficiente. Tra queste rientra il Goody Cao di Lidl, ma non sappiamo se sia lo stesso identico prodotto venduto anche qui in Italia.
Invece, tra i prodotti peggiori del test, figura il noto cacao in polvere Nesquik. Tra le marche peggiori, insieme al Nesquik, figurano anche Kaba e Caribo. Nel Nesquik, in particolare, sono stati rilevati quantità eccessive di zucchero, idrocarburi saturi di olio minerale (MOSH) e aromi aggiuntivi, oltre a diverse criticità legate alla trasparenza sulle condizioni dei coltivatori di cacao, allo sfruttamento del territorio e alla pubblicità ingannevole.
I risultati dell’analisi di Öko-Test, sono quindi un importante campanello d’allarme per i consumatori, soprattutto considerando il fatto che il cacao in polvere è un prodotto principalmente indirizzato ai bambini. Leggere le etichette, analizzare attentamente i prodotti destinati ai più piccoli e tenersi informati possono essere le strategie migliori per proteggere quindi la salute dei nostri figli.