Il direttore della Caritas diocesana Angelo Raponi denuncia i molteplici danni umani e familiari provocati dal gioco d’azzardo.
Il direttore della Caritas diocesana, Angelo Raponi, è intervenuto sulla preoccupante situazione del gioco d’azzardo a seguito della statistica messa a disposizione in questi giorni alle Caritas del Lazio. L’analisi prende in considerazione i dati relativi all’anno 2022 raccolti dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, che ha la competenza della gestione di questo settore.
Secondo questa statistica, i cittadini della Diocesi di Latina hanno speso oltre 955 milioni di euro, con una spesa pro capite di 2.867,60 euro. L’ammontare è distribuito in modo quasi equo tra giocate fisiche e telematiche. “Noi auspichiamo che tutte le forze sane di questo nostro territorio, anche ma non solo quelle che in passato hanno anche dato vita a progetti a favore del buon gioco e di contrasto al sovraindebitamento delle famiglie, insieme con le istituzioni locali, possano sedersi attorno ad un tavolo e riflettere insieme sulla portata del fenomeno”, ha detto Raponi.
“Anche qui, come nelle altre province del Lazio, non è disponibile una sufficiente rete di centri per la terapia e per l’assistenza alle famiglie con uno o più congiunti in difficoltà per il gioco d’azzardo. Allo stesso modo, è alto il rischio dell’inserimento della criminalità organizzata anche in parte degli stessi canali legalizzati di distribuzione del gioco d’azzardo. Come Caritas Diocesana, da anni, insieme con le altre Caritas della Regione, prendiamo atto dei molteplici danni umani e familiari provocati dall’azzardo, dal sovraindebitamento e dall’usura ad esso spesso collegati”, ha concluso.