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De Rossi, prima conferenza stampa: “penso che la squadra sia forte”

Daniele De Rossi celebra la vittoria della UEFA Champions League allo stadio Olimpico, Roma, 05 Dicembre 2017 (Immagine di repertorio – Fonte Ansa) – Roma.Cronacalive.it

Daniele De Rossi svela i motivi della sua scelta come nuovo allenatore della Roma e affronta le critiche in conferenza stampa.

Nella sua prima conferenza stampa da allenatore della Roma, alla vigilia della sfida con il Verona, Daniele De Rossi ha affrontato le domande dei giornalisti con franchezza, sottolineando che la sua nomina non è basata solo sui risultati ottenuti con la Spal, ma su molteplici qualità che ritiene di portare alla squadra.

“Nessuno toglie l’amore che hanno provato verso Mourinho, ma nulla impedisce loro di amare anche me continuando la scia d’amore allo stadio. Chiaramente, non mi hanno scelto per i miei risultati alla Spal, ma per tante altre cose”, ha detto De Rossi. “Era il momento giusto per accettare l’offerta dei Friedkin? Non si rifiuta la Roma, come accaduto a Pirlo anni fa, quando accettò la Juve. Ci sono uomini che rifiutano, altri che si buttano dentro. Non è solo una questione di nostalgia del passato, avrei detto di no solo se avessi pensato che la squadra è scarsa, non vado a fare brutte figure. Io penso la squadra sia forte”.

Sui dubbi riguardanti la scelta della proprietà di metterlo in panchina come “calmante” per la piazza, De Rossi ha così risposto: “Quando si sceglie come rimpiazzare un allenatore così amato come Mourinho si devono prendere in considerazione molti fattori. Se avessero preso altri allenatori sicuramente la reazione sarebbe stata peggiore, a breve termine. I tifosi sono una parte importante, i pienoni allo stadio hanno portato dei punti”.

Il contratto con la Roma

De Rossi ha poi rivelato i dettagli del suo contratto con la Roma: “Dan e Ryan Friedkin sono stati chiarissimi sulla durata del contratto e sul tenore della mia permanenza. Ho detto che avrei firmato la cifra che avrebbero scritto, ma ho chiesto solo un bonus sulla Champions. Non ci sono opzioni o rinnovi, non c’è niente”. “Ho chiesto solo di trattarmi da allenatore, non da leggenda o ex bandiera e su questo erano d’accordo – ha aggiunto – Poi gli ho detto che me la sarei giocata fino alla morte per rimanerci qui. Penso siano soddisfatti di questo. Voglio meritarmi conferma sul campo”.