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Roma: si torna alla metro D, il tragitto previsto è affascinante

Metro a Roma, fonte: Ansa- Romacronacanews.it

Dopo la tramvia Togliatti, il nuovo progetto della Metro D a Roma consentirà di arrivare fino a Trastevere. Ecco tutti i dettagli.

Roma ogni giorno si espande sempre di più, non solo a livello demografico ma anche territoriale. Da anni c’è bisogno di un sistematico riordine del trasporto pubblico, ampliando e rendendo più agibili le linee esistenti: dopo il via libera di INVITALIA sul progetto per la Tramvia Togliatti, ora si apre il discorso dopo 15 anni di attesa sulla quarta linea metropolitana: la linea gialla D. 
La quarta linea metropolitana per la capitale non solo è necessaria ma potrebbe rendere il traffico, sia quello sui mezzi pubblici che quello stradale, molto più accessibile a tutti e soprattutto permetterà di raggiungere altre zone di Roma che finora erano più convenienti percorrere in auto piuttosto che in autobus o in tram. La Linea D riprende vita dopo oltre 15 anni dall’ideazione iniziale nel 2007 e l’attuale amministrazione ha rimesso in considerazione questa iniziativa, al centro di molte novità nel settore dei trasporti della capitale, e non avulsa da polemiche.

Se il progetto verrà finanziato, Roma vedrà diverse aree cruciali collegate tra loro. Ecco tutte le informazioni.

Metro D: tutte le fermate della nuova linea

Metro B, fonte: Ansa- Romacronacanews.it

Il progetto originario per una quarta linea metropolitana romana, prevedeva un percorso di circa 20 km con ben 22 fermate.

Tra le fermate pianificate si trovano Ojetti, Pugliese, Talenti, Adriativo, Jonio, Prati Fiscali, Salario, Vesconio, Verbano, Buenos Aires, Fiume, Spagna, San Silvestro, Venezia, Mastai, Nievo, Trastevere, Fermi, Roma Tre, Magliana Nuova, Eur Magliana e Agricoltura. L’obbiettivo principale della quarta linea D era di migliorare la connettività di Trastevereb, attualmente troppo distante dalla rete metropolitana. La realizzazione del progetto originario prevedeva anche una partnership pubblico- privata con il Comune che avrebbe sostenuto il 51% dei costi totali e il settore privato invece avrebbe contribuito coprendo la spesa restante prevista per essere recuperata in seguito, attraverso i proventi della bigliettazione e un canone annuale. Da quanto dichiarato dall’assessore Patané lo scorso anno a Roma Today: “Metteremo i fondi per la project review della metro D visto che abbiamo anche ripreso i contatti con il promotore del progetto”. Tuttavia però, il piano economico finanziario presentato non è stato ritenuto per nulla conveniente dal Comune stesso e l’assessore ha dichiarato che sono in corso nuovi incontri con privati per riesaminare la proposta.

Un’alternativa per rendere realizzabile il progetto, sarebbe richiedere i finanziamenti direttamente al governo per una fase iniziali dei lavori e successivamente procedere con un’apposita gara di appalto.