Ostia: prestiti con tassi fino all’800%, un arresto per usura
La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno arrestato il fratello di un camorrista affiliato al clan ‘Giuliano’ accusato di usura.
Gli agenti della Polizia di Stato e i finanzieri della Guardia di Finanza di Roma, in un’indagine congiunta e su richiesta della Procura della Repubblica locale, hanno arrestato un uomo, indagato per i reati di usura e di esercizio abusivo di attività finanziaria. L’indagato, fratello di un appartenente al clan camorristico ‘Giuliano’, è accusato di aver prestato denaro a numerose persone in difficoltà finanziarie, applicando tassi d’interesse altissimi.
L’indagine ha radici in un precedente caso del 2021, che aveva portato all’arresto e alla condanna di un imprenditore del litorale romano per usura. Successivi approfondimenti condotti dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza hanno poi rivelato che alcune vittime avevano ricevuto prestiti anche da un uomo di origini napoletane residente all’Axa.
Gli accertamenti sui conti correnti dell’indagato e del suo nucleo familiare hanno evidenziato versamenti anomali e bonifici collegati a rapporti creditori, oltre a operazioni di pegno su orologi di lusso, in gran parte Rolex. Le dichiarazioni delle vittime e i riscontri documentali sono poi stati sottoposti alle valutazioni di un consulente tecnico dalla Procura della Repubblica, arrivando a calcolare che il tasso d’interesse praticato raggiungeva quasi l’800% della somma prestata.
Basandosi su questi elementi, la Procura della Repubblica di Roma ha ottenuto il sequestro preventivo dei beni dell’indagato per un valore di 176.500 euro, eseguito contemporaneamente all’arresto da parte della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.