La Nazionale Italiana Dottori scende in campo per beneficenza: “Mourinho, ti aspettiamo”
Venerdì triangolare a Roma: il team dei medici sfiderà il Vaticano e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù in un torneo a scopo benefico.
Un gruppo di medici appassionati di calcio provenienti da diverse specialità, dal medico di famiglia all’infettivologo, fino al docente di Fisiatria, forma la Nazionale Italiana Dottori, una squadra eterogenea composta da professionisti della salute che, dopo il turno in ospedale, indossano maglietta, calzoncini e scarpini e si sfidano sul campo da calcio.
Il prossimo appuntamento sarà un triangolare che avrà luogo venerdì 19 gennaio alle ore 20, presso il Centro sportivo Cavalieri di Colombo di Roma. L’evento vedrà la Nazionale dottori sfidare la rappresentativa del Vaticano (Asd Sport in Vaticano) e l’Asd ospedale pediatrico Bambino Gesù, con l’obiettivo di promuovere il benessere e la beneficenza.
Con l’esonero dello ‘Special One’ dalla panchina della Roma, i medici hanno quindi deciso di lanciare un appello a José Mourinho: “Perché non viene a vederci? Sappiamo che è una persona sensibile e che fa beneficenza lontano dai riflettori. E poi ci potrebbe anche dare qualche consiglio”, dichiara all’Adnkronos Salute Gianni Aprea, general manager della Nazionale italiana dottori.
Nazionale Italiana Dottori: la squadra
La squadra, presentata per la prima volta il 20 novembre 2023 all’Università Sapienza di Roma e composta da circa 50 medici provenienti da varie regioni d’Italia, è guidata dall’allenatore-giocatore Vito Trinchieri, infettivologo con una grande passione per il calcio. Il bomber della squadra è Andrea Bernetti, medico fisiatra e professore ordinario di Medicina e Fisica riabilitativa all’Università del Salento.
“Arriviamo carichi a questo triangolare, ci siamo allenati e poi vogliamo la rivincita sul Vaticano che lo scorso anno ci ha battuti. Va detto – dice Bernetti sorridendo – che sono più allenati di noi e più giovani, ma proveremo a metterli in difficoltà”.
“Ci siamo rinforzati – prosegue Aprea – Ci sono innesti nuovi di giovani giocatori, certo per loro non è facile allenarsi con continuità perché tutti fanno i turni in ospedale. Ma tutti danno il massimo e sono certo che per il triangolare metteremo in campo la formazione migliore. L’importante – conclude – è poi lo scopo, che è per beneficenza e per sensibilizzare sul valore dello sport e della salute”.