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Roma, bene confiscato alla criminalità ospiterà famiglie dei bimbi ricoverati: nasce la ‘Casa di Giordano’

Il progetto ‘Casa di Giordano’ (Profilo Facebook Massimo Ciarpella) – CronacaLive ediz. Roma

Un immobile confiscato alla criminalità è stato convertito nella ‘Casa di Giordano’ che ospiterà le famiglie dei bimbi in cura a Roma.

L’edificio, situato in zona Marconi, era stato confiscato a esponenti della criminalità organizzata poi, nel febbraio 2022, era stato destinato a Roma Capitale dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc). Adesso diventerà la sede della ‘Casa di Giordano’ che si occuperà di ospitare le famiglie dei bambini ricoverati negli ospedali pediatrici della Capitale.

Infatti il comune ha deciso di assegnare l’immobile all’associazione ‘Insieme a Giordano’, fondata da Massimo e Manuela Ciarpella in memoria del loro figlio. Il piccolo perse la vita, a soli 4 anni, nel terribile terremoto di Amatrice del 2016. L’amministrazione capitolina ha consegnato ufficialmente il bene durante una cerimonia che si è conclusa con la consegna delle chiavi. Il progetto della ‘Casa di Giordano’, fortemente voluto dal comune, si basa sulla consapevolezza delle difficoltà che le famiglie devono affrontare per trovare un alloggio vicino alle strutture sanitarie dove i bambini sono ricoverati.

“La realizzazione di questo progetto dimostra ancora una volta quanto aiuto si possa offrire alla comunità grazie al riutilizzo sociale dei beni confiscati che consente di trasformare i beni della malavita in occasioni di buona vita, speranza e futuro per la collettività, proprio come il futuro regalato ai bambini e alle famiglie che saranno ospitati nella Casa di Giordano”, ha dichiarato il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro con delega per le materie di competenza dell’Anbsc. “Il governo guidato da Giorgia Meloni – ha aggiunto in conclusione – sta dedicando grande impegno alla destinazione a fini sociali e istituzionali dei beni confiscati, nell’ambito della più ampia strategia di contrasto alle organizzazioni mafiose”.