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Roma Capitale e AIA insieme: al via i percorsi formativi per arbitri nelle scuole

Il Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, Carlo Pacifici (Crediti: foto dal profilo Facebook di Associazione Italiana Arbitri – FIGC) – Roma.Cronacalive.it

Un accordo tra Roma Capitale e Aia promuove l’istituzione di percorsi formativi alla carriera di arbitri nei licei.

Un importante passo avanti nel coinvolgimento dei giovani nel mondo dell’arbitraggio calcistico è stato compiuto con la firma del Protocollo d’intesa tra Città metropolitana di Roma Capitale e l’Associazione Italiana Arbitri (AIA). L’accordo mira a istituire percorsi formativi alla carriera di arbitro presso gli Istituti d’istruzione secondaria di secondo grado, ovvero i licei, permettendo così a ragazzi e ragazze di mettersi alla prova in questa professione.

Il presidente dell’AIA, Carlo Pacifici, ha sottolineato come “questo accordo apre sempre di più le porte delle scuole all’Associazione Italiana Arbitri. Per noi è importantissimo perché la stragrande maggioranza di ragazzi e ragazze che entrano nell’Aia vengono dalla scuola“. Gli aspiranti arbitri, iniziano il loro percorso senza l’ausilio del Var, aggiunge il presidente dei direttori di gara, e “cominciano da un calcio nostalgico, romantico, senza tecnologia. Per cui devono iniziare pian pianino con i fondamentali dell’arbitraggio per poi arrivare a grandi livelli. Arbitrare non è semplice, soprattutto per ragazzi che iniziano a 14 anni. Siamo abituati a vedere lo sport come spettatori, fare l’arbitro vuol dire esserne protagonisti e prendersi delle responsabilità”.

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso la sua soddisfazione per questa iniziativa: “Questo protocollo non serve solo come un percorso di formazione, ma anche a trasmettere i valori base dello sport. Scuola e sport per noi sono un binomio fondamentale”. Quello dell’arbitro, ha aggiunto il sindaco, è “un ruolo importantissimo, che va oltre lo sport del calcio, e riguarda un approccio di probità, rispetto delle regole, che trascende la funzione tecnica di direzione della partita. Senza regole non c’è sport né socialità – ha concluso Gualtieri – La funzione dell’arbitro è importantissima, responsabilizza, è un esercizio molto formativo”.