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Frosinone, detenuto aggredisce 2 agenti penitenziari: protesta del sindacato Uspp

I sindacati sulle aggressioni nelle carceri
Una veduta del carcere di Regina Coeli – CronacaLive ediz. Roma

Il sindacato Uspp ha denunciato la situazione delle carceri all’indomani dell’aggressione a due agenti penitenziari da parte di un detenuto.

Due agenti della Polizia penitenziaria sono stati aggrediti con calci e pugni all’interno del carcere di Frosinone da un detenuto, già considerato problematico. Risultati feriti, sono stati soccorsi dai medici del Pronto Soccorso dell’ospedale Spaziani del capoluogo.

Lo hanno rivelato i segretari regionale e provinciale del sindacato Uspp, Daniele Nicastrini ed Angelo Vittiglio, nel sottolineare la difficile situazione delle carceri laziali. Ad oggi, i detenuti sono più di 6.500 con un amento di 100 rispetto al periodo pre-festivo. Un quadro che provoca forti ricadute sulla gestione ponendo a rischio l’ordine, la sicurezza e la legalità. Basti pensare ai vari episodi di danneggiamento e incendi.

Secondo il sindacato, a mancare è anche l’organico che avrebbe bisogno di altri 900 agenti. In molte sedi, il personale si ritrova costretto a compiere turni da 16 ore consecutive. “Le disposizioni che prevedono l’allontanamento dei detenuti più violenti ritardano ad arrivare o addirittura non arrivano per problemi di varia natura che tutti noi addetti ai lavori conosciamo, ma implica difficoltà ulteriori all’applicazione delle disposizioni emanate”, hanno concluso i segretari Uspp.