Scopri come evitare l’esposizione al rischio istamina derivante dalla conservazione scorretta del tonno in scatola.
Il tonno in scatola è un alimento molto popolare, amato per la sua praticità e il sapore inconfondibile, ma pochi sono consapevoli del rischio di istamina associato a una sua conservazione errata. Esistono infatti dei comunissimi errori di conservazione che possono però risultare molto rischiosi per la salute.
Vediamo quali sono e perché.
Amato per la sua preparazione rapida e il sapore delizioso, il tonno in scatola è uno degli alimenti più consumati. Tuttavia, il rischio di istamina è spesso sottovalutato, soprattutto quando l’alimento non viene conservato correttamente.
Molte persone infatti commettono vari errori nella conservazione del tonno in scatola, finendo per esporre inconsapevolmente la propria salute a rischi significativi. Pertanto, è di fondamentale importanza comprendere gli accorgimenti necessari per conservare al meglio questo alimento. Il fatto che il precursore della biosintesi dell’istamina, l’istidina, sia presente maggiormente nella muscolatura di alcune specie ittiche, tra cui sgombro, tonno, aringa, sardina e acciuga, inoltre, rende questi pesci più rischiosi per il consumatore.
Esistono diverse tipologie di intossicazione alimentare e l’intossicazione alimentare da istamina è la più comune. Questa sostanza, infatti, può scatenare reazioni allergiche, che si manifestano con macchie rosse, disturbi gastrointestinali, orticaria e, nei casi più gravi, collasso cardio-circolatorio. Anche se l’istamina è una sostanza presente naturalmente nel nostro organismo, dosi elevate possono portare ad attacchi allergici e causare sintomi indesiderati.
Conservare correttamente il tonno in scatola e rispettare la catena del freddo è fondamentale per prevenire una proliferazione batterica.
Lasciare la scatoletta di tonno aperta a temperatura ambiente o in luoghi troppo caldi (come vicino ai fornelli mentre si cucina) può aumentare i livelli di istamina, innescando reazioni allergiche potenzialmente fatali. È per questo che gli esperti consigliano di seguire scrupolosamente le linee guida di conservazione, garantendo così la sicurezza alimentare e riducendo al minimo il rischio per la salute.