Economia

Inps, arriva l’assegno di inclusione: c’è già la data

La sede Inps di via dell’Amba Aradam a Roma – Roma.Cronacalive.it

Il beneficio spetta ai nuclei familiari con un componente in condizioni di svantaggio: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Il 2024 si apre con importanti aggiornamenti relativi all’Assegno di Inclusione, evidenziando così la centralità della trasformazione digitale nel processo di erogazione dei benefici.

L’Inps ha annunciato che a partire dal 26 gennaio saranno effettuati i primi accrediti, ma questa volta con una nuova condizione: la sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD). Questa innovativa misura, introdotta per semplificare l’accesso al beneficio, sarà al centro di una campagna informativa promossa dall’Inps.

Scopriamo quindi insieme i dettagli di questa evoluzione nel panorama dell’assistenza sociale e delle agevolazioni economiche.

Gli accrediti degli assegni di inclusione

Come abbiamo visto, a partire dal 26 gennaio l’Inps farà i primi accrediti relativi alle domande di Assegno di Inclusione “presentate dal 18 dicembre al 7 gennaio e comunque entro il mese di gennaio 2024, in presenza di Patto di Attivazione digitale (PAD) sottoscritto entro lo stesso mese e con esito positivo dell’istruttoria”.

L’Inps ha poi riferito che attiverà una campagna informativa, ricordando che “per poter accedere al beneficio è necessario presentare la domanda di ADI, effettuare l’iscrizione al Sistema Informativo di Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) e sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale del nucleo familiare”.

In caso di sottoscrizione tardiva del Pad, conclude l’Inps, il riconoscimento del beneficio decorrerà dal mese successivo a quello di sottoscrizione del Pad stesso e “per tale motivo l’Istituto ha previsto una campagna di comunicazione per sollecitare i richiedenti la misura per i quali non risulti sottoscritto un Patto di attivazione“.

Assegno di inclusione: che cos’è e a chi spetta

L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli che consiste in un sostegno economico condizionato alla prova dei mezzi e all’adesione ad un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Si compone di due parti: un’integrazione del reddito familiare fino a una soglia (quota A) e un sostegno per i nuclei residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato (quota B).

L’Assegno di Inclusione è entrato in vigore il 1° gennaio 2024 ed è condizionato al possesso di alcuni requisiti. L’ADI è riconosciuto ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 9.360 euro e che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni:

  • con disabilità;
  • minorenne;
  • con almeno 60 anni di età;
  • in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
La sede Inps in piazza della Vittoria, Genova – Roma.Cronacalive.it

Come richiedere l’ADI

L’ADI può essere richiesto in modalità telematica sul portale dell’Istituto, oppure presso i patronati e/o i Centri di Assistenza Fiscale.

Il richiedente, oltre a presentare la domanda, dovrà sottoscrivere un Patto di attivazione digitale (PAD), all’interno del SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), al quale si accede online, direttamente dal portale INPS, dopo aver presentato domanda di ADI.

L’erogazione del beneficio avverrà, a seguito della verifica dei requisiti, a decorrere dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD. L’erogazione è poi condizionata alla partecipazione a un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa.