L’oro verde, condimento fondamentale nella cucina mediterranea, vanta molteplici virtù e offre vari benefici alla nostra salute
L’olio extravergine di oliva è indispensabile per realizzare moltissimi piatti della tradizione italiana. La sua produzione inizia dalla raccolta delle olive per poi passare alla spremitura, secondo un procedimento artigianale che non utilizza additivi o conservanti.
Le olive vengono spremute meccanicamente, senza processi chimici, mentre gli oli di semi sono prodotti con procedimenti industriali che utilizzano anche solventi chimici. Il succo ottenuto dalla spremitura delle olive ha proprietà nutrizionali superiori rispetto a tutti gli altri grassi vegetali – come ad esempio l’olio di semi – o animali, come il burro.
L’olio extravergine d’oliva è ricco di antiossidanti, vitamine e acidi grassi monoinsaturi, salutari per il sistema cardiovascolare: il suo consumo regolare riduce infatti il rischio di malattie cardiache e il cosiddetto colesterolo “cattivo”. Ecco perché il suo consumo a crudo è raccomandato dai nutrizionisti.
Il suo gusto inoltre è inconfondibile e dona ai piatti un sapore unico. Per questo è importante controllare la qualità dell’olio, che deve avere un colore tendente al verde, mentre vanno evitati quelli di colore pallido o trasparenti poiché potrebbero aver subito un processo di raffinazione.
Per il suo processo di produzione e le sue eccellenti carateristiche, il prezzo dell’olio extravergine d’oliva è abbastanza alto, soprattutto se comparato con gli oli di semi. Le truffe quindi sono dietro l’angolo: la contraffazione dell’olio è una pratica già denunciata in più di un’occasione.
E la truffa si sta ripetendo proprio in questo momento, anche a Roma. Molti ristoranti della Capitale infatti stanno cucinando con olio di semi colorato con clorofilla, sostanza che conferisce quel colorito verde per farlo sembrare olio extravergine d’oliva.
Finora i ristoranti romani che hanno utilizzato olio contraffatto sono cinquanta: i Nas li hanno scoperti in pieno centro storico, a pochi passi dal Senato e dalla Fontana di Trevi, a Trastevere e Testaccio, ma anche a Fiumicino e ai Castelli Romani. Fino a poco tempo fa la mensa del ministero dell’Istruzione ha utilizzato questo olio, venduto a 3 euro al litro, un terzo del prezzo medio di un olio extravergine.
La frode non riguarda solo Roma: mentre è in corso un’indagine sull’uso dell’olio di oliva contraffatto nella Capitale, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sottoposto a sequestro un opificio abusivo dove veniva prodotto falso olio di oliva, ottenuto dalla miscelazione di olio di semi di girasole con sostanze coloranti come la clorofilla e il betacarotene, denominato in maniera fraudolenta come extravergine e venduto con etichette contraffatte di noti marchi.