L’inchiesta sulla commessa Anas da 180 mln di euro ha portato a cinque arresti domiciliari incluso il figlio di Denis Verdini.
La Procura di Roma sta indagando su di un appalto da 180 milioni di euro per lavori di risanamento strutturale di gallerie nell’ambito dell’inchiesta sulle commesse Anas. Cinque persone tra cui Tommaso Verdini, figlio dell’ex parlamentare Denis, sono state sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Anche l’ex senatore risulta indagato in relazione a questa vicenda.
Una nota della Procura capitolina ha reso noto che ‘’è stata data esecuzione a un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Roma, applicativa degli arresti domiciliari nei confronti di 3 imprenditori e 2 responsabili di una società di consulenza per i reati di corruzione e turbata libertà degli incanti. Per gli stessi reati è stata disposta, inoltre, la misura interdittiva della sospensione dallo svolgimento del pubblico ufficio nei confronti di un dirigente e un funzionario di Anas Spa., i quali avrebbero messo a disposizione di privati le proprie funzioni pubbliche – fornendo informazioni e documenti riservati ovvero avvicinando indebitamente membri delle commissioni di gara – al fine di garantire alle imprese rappresentate dagli odierni arrestati l’affidamento di lavori per il risanamento strutturale di gallerie, per un importo complessivo di 180 milioni di euro’’.
‘’Le utilità promesse per come ricostruito nelle indagini coordinate da questo Ufficio di Procura e svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, sarebbero consistite nell’intervento dei consulenti arrestati per far ottenere ai funzionari indagati avanzamenti di carriera e conferme in posizioni apicali di Anas S.p.A’’, ha concluso la nota. Nel procedimento sugli illeciti in commesse Anas, infatti, si ipotizza anche il reato di corruzione.