Il circo contemporaneo a Roma con i protagonisti di spicco del panorama internazionale, tra acrobatica aerea, giocoleria e virtuosismi
Va in scena all’Auditorium Parco della Musica dal 2 al 7 gennaio “Ops!”, la rassegna di circo contemporaneo con artisti italiani e stranieri.
Con il sostegno del Ministero della Cultura, la programmazione è a cura del SIC – Stabile di Innovazione Circense, il centro di produzione multidisciplinare fondato dalla compagnia Circo El Grito, una delle più innovative del panorama internazionale, che ha come fondatori Giacomo Costantini e Fabiana Ruiz Diaz, pionieri del circo contemporaneo in Italia.
In programma spettacoli circensi ad opera dei principali protagonisti nazionali e internazionali del circo contemporaneo; i biglietti costano 23 euro, mentre gli under 12 entrano con tariffa ridotta di 12 euro.
Durante i sei giorni di Ops! saranno tre gli spettacoli che si susseguiranno: Circo Suite 24, la nuova edizione dello spettacolo in tre movimenti coordinato da Giacomo Costantini, Luz de luna – la prima assoluta del nuovo spettacolo di Fabiana Ruiz Diaz – e Respire di Compagnie Circoncentrique.
Ops! si apre il 2 e 3 gennaio alle 21 con Circo Suite 24, con acrobatica aerea, giocoleria, clown virtuoso e bicicletta acrobatica che vedono protagonisti il pluripremiato clown Andrea Farnetani, la compagnia di Stefan Sing – uno dei padri fondatori della giocoleria contemporanea – e il Duo Kaos, acrobati su bicicletta.
Il 4 e 5 gennaio sarà la volta del nuovo spettacolo Luz de luna, un viaggio onirico in volo in cui i virtuosismi della disciplina aerea saranno eseguiti da Fabiana Ruiz Diaz, una delle principali interpreti europee. Il 6 e 7 gennaio alle 18 la rassegna di circo contemporaneo si chiude con Respire di Circocentrique, in cui gli spettatori saranno ipnotizzati dalle rotazioni dei due artisti protagonisti di un vero e proprio spettacolo roteante all’insegna dell’umorismo e dei virtuosismi con tecniche di roue Cyr, sfera di equilibrio, giocoleria e portes acrobatico sulle note di un pianoforte a coda.
“Per me il circo è un rituale, un rituale antico, un rituale che si fa tutti insieme. Tornare a Roma e ritrovare ogni volta quel pubblico che ci segue da oltre quindici anni è un potente stimolo a rinnovare e sviluppare la nostra proposta artistica.
Ogni volta è un tuffo al cuore, meraviglioso ma anche terribile perché non c’è rituale senza sacrificio: credo che il circo faccia allo stesso tempo male e bene, ma che ne valga la pena, perché sulla pista alla fine il bene avvolge il male e lo addomestica trasfigurando la sofferenza, il sacrificio e la morte in bellezza” ha commentato Giacomo Costantini.