Solo 2 minuti e 19 secondi per l’intervento a seguito della chiamata d’emergenza. Rocca: “Lavorare insieme e tirare fuori il meglio”.
Roma – Aumentano le chiamate d’emergenza da parte dei cittadini alla centrale unica regionale del 112 nella regione Lazio. Più di 4 milioni le chiamate ricevute dal numero unico solo nel 2023. Nella maggior parte dei casi le richieste d’aiuto riguardavano violenze di genere (2.083). Nello specifico le chiamate gestite dal Comune di Roma e dalla provincia sono state 3,2 milioni circa. Numero inferiore (918.000) per le chiamate gestite dalle province di Latina, Rieti, Viterbo e Frosinone. Sono state quindi 3.279.851 le telefonate ricevute dalla centrale fino al 17 dicembre. Circa 2,3 milioni di queste telefonate sono state filtrate o non inoltrate, mentre 990mila inoltrate ai carabinieri e ala polizia di Stato (rispettivamente il 5,32% e il 6,62%). Inoltrate telefonate anche alla polstrada (nel 0,24% dei casi), emergenza sanitaria (13,35%) e i vigili del fuoco (3,55%).
Il report 2023 del numero unico emergenze presentato alla Regione delinea anche uno scenario relativo alla popolazione che usufruisce del servizio. Il 47,9% delle telefonate sono arrivate da persone di nazionalità italiana. Nel 22,3% si è trattato di persone con nazionalità straniera e nel 29,5% di nazionalità incerta. A colpire è il fatto che nel 97,62% di coloro che hanno richiesto aiuto sono proprio donne. Un dato che diventa ancora preoccupante quando nel report viene evidenziato come il 70,49% delle vittime durante la chiamata si trovavano insieme all’autore delle violenze, mentre solo nel 25,43% si trovavano da sole.
Si tratta di dati accolti con attenzione, ma anche con fiducia dal presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Per il leader regionale il numero unico per le emergenze è “un sistema straordinario, formato da persone competenti che si mettono in gioco ogni giorno”. Il 112 presente in regione, ricorda il governatore, è il più grande d’Italia e può contare su eccellenze e professionalità invidiabile. Esistono infatti due centrali operative, in cui in ognuna prendono servizio 50 addetti. Presenti anche un servizio di interpreti per 16 lingue straniere, mentre si prevede l’assunzione di 40 nuovi operatori.
A tal proposito si evidenzia un risultato straordinario raggiunto dagli operatori del numero unico per le emergenze. Il tempo medio impiegato dall’operatore del 112 regionale per rispettare tutti i protocolli previsti è infatti di due minuti e 19 secondi. Si tratta del tempo impiegato per portare a termine tutta la procedura di soccorso prevista per poter effettuare un intervento di emergenza in maniera efficace. Si tratta di tempistiche piuttosto brevi se si tengono in conto le difficoltà rappresentate dalla comunicazione con l”interlocutore e con le soluzioni più adatte da intraprendere.