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Tarquinia, torna il presepe vivente: 3 giorni di tempo per non perdere lo spettacolo

Il presepe vivente di Tarquinia, immagine repertorio. Roma-CronacaLive.it

Tre le date utili per visitare il presepe vivente di Tarquinia, nel convento di San Francesco e il 6 gennaio si chiude col corteo storico

Va in scena da XVI edizioni e, ogni volta, aggiunge una particolarità che lo rende unico: il presepe vivente di Tarquinia (VT), cuore pulsante della Tuscia, torna anche quest’anno, nella cornice del convento di San Francesco.

I visitatori saranno accolti nei tre giorni indicati: il 26 ed il 30 dicembre e il 6 gennaio, data conclusiva.

Nell’anno in cui ricorrono gli 800 anni dal primo presepe realizzato dal Santo di Assisi – ricorrenza sottolineata anche in Vaticano – l’edizione targata 2023 aggiunge scene dialogate e recitate da attori: la corte di Erode, il sinedrio con i sacerdoti, i pastori che annunciano la nascita del Cristo Bambino e scene di vita quotidiana, tra la locanda e il mercato.

Presepe vivente di Tarquinia, un neonato impersona il Bambinello

I Re Magi incontrano Gesù Bambino, immagine repertorio. Fonte: Facebook.com, Presepe Vivente di Tarquinia

Così la rappresentazione della Natività prende vita, tra un antico acquedotto con un mulino e l’accampamento dei legionari romani e, nel giorno dell’Epifania, ecco il gran finale, con l’arrivo dei Re Magi, a dorso di cammello, che attraversano le vie del centro, con il corteo storico al seguito, per raggiungere Gesù Bambino.

Anche quest’anno, il Redentore sarà un neonato in carne ed ossa: “Papà Simone e mamma Tania hanno accolto l’invito a partecipare – affermano i volontari dell’Associazione Presepe Vivente Tarquinia, che organizza l’evento – Saranno una presenza discreta accanto alla Natività per vegliare sul loro piccolo nei tre giorni della rappresentazione”.

Non sempre è facile trovare il piccolo protagonista, come fanno notare gli organizzatori: nonostante il censimento informale sui nuovi nati, spesso i neo genitori sono restii a far partecipare i loro figli: “Cerchiamo di coinvolgere i genitori – precisano – ma le risposte a volte non sono positive. Tuttavia – concludono i volontari – c’è anche chi ha prestato per tre volte, l’ultima l’anno scorso, i suoi figli per dare il volto al piccolo Gesù, come la famiglia Mencarelli“.

La rievocazione si svolge sotto l’egida ed il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, del Comune di Tarquinia e della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia. A collaborare nell’organizzazione, invece, oltre all’Associazione Presepe Vivente Tarquinia, anche il Comitato di quartiere di San Martino e l’Associazione Anziani con l’hobby del modellismo.