“Lemon Bowl, storie di vita e di tennis”: Matteo Berrettini ne firma la prefazione: “Perdere è più importante che vincere”
“Il tennis giovanile ha il difficile compito di insegnare a chi lo pratica, a chi lo allena e a chi lo segue, che perdere è più importante che vincere“, scrive nella sua prefazione al libro “Lemon Bowl, storie di vita e di tennis“ Matteo Berrettini, uno di che di vittorie – e di sconfitte – ne sa qualcosa.
In realtà, il sacrosanto monito del campione romano si può declinare in tutti gli sport ma, soprattutto, nella vita: quando si perde, bisogna saper ripartire e superarsi, insieme agli ostacoli.
Il libro, scritto a sei mani da Alessandro Nizegorodcew, Matteo Mosciatti e Lorenzo Ercoli per festeggiare i 40anni di uno dei tornei giovanili più importanti, esce oggi nelle librerie.
Destinato ad aspiranti atleti, allenatori, genitori e appassionati, il volume è una testimonianza dei tanti campioni che hanno attraversato la kermesse capitolina, la cui carriera – per molti di loro – ha avuto inizio proprio in questo torneo.
Nella top-ten degli ATP che hanno calcalo i campi della rassegna romana, proprio Matteo Berrettini, Ivan Ljubicic, Mario Ancic e Janko Tipsarevic, una campionessa Slam come Anastasia Myskina e figure ben note del tennis azzurro: da Vincenzo Santopadre ai talenti contemporanei Lorenzo Musetti (fresco vincitore della Coppa Davis), Martina Trevisan, Elisabetta Cocciaretto e Flavio Cobolli.
“Mi ricordo i campi, freddi, come solo i giorni di capodanno romani sanno essere – ha proseguito Berrettini nella sua prefazione – Mi ricordo la paura che saliva durante la camminata verso il campo designato e come tutto cominciasse a prendere forma dopo aver colpito la prima palla. Tutte le paure, i dubbi e le preoccupazioni sparivano e si trasformavano in adrenalina, voglia di vincere, di correre ed esultare“.