Roma, Preside La Balestra: “Imporre il presepe a scuola è un’imposizione anacronistica”
“Alberi di Natale, tanti ma presepe non ci sono mai stati”. 1400 gli alunni del complesso Salacone, moltissimi stranieri
A decidere se fare il presepe o l’albero di Natale sono i docenti: “L’albero di Natale è la conclusione di percorso culturale – precisa Rosanna La Balestra, preside del complesso Simonetta Salacone – sono culture che si cercano un punto di incontro“.
L’istituto guidato dalla dirigente annovera 1400 alunni, dai 3 ai 13 anni, distribuiti in 5 plessi tra Torpignattara e Centocelle e con una foltissima presenza di stranieri provenienti da una ventina di Paesi e, perlopiù, da Bangladesh, Africa, Cina e Afghanistan.
“La multiculturalità della scuola è una ricchezza che viviamo costantemente, un confronto tra lingue e cultura – continua La Balestra – Nulla può essere imposto: presepe o albero non possono essere imposti, la scuola segue dei progetti, alla fine dei quali realizza qualcosa. L‘imposizione mi sembra anacronistica, non risponde anche all’autonomia della scuola, tutto deve avere un senso e perché abbia un senso deve essere voluto da chi la vive“.
La Balestra: “Presepe o albero non possono essere imposti”
Negli anni, nella scuola si sono fatti tanti alberi di Natale “decorati in vari modi – conclude la dirigente scolastica – i presepi non ci sono mai stati, evidentemente non c’è stata la volontà di farli. E ci sono canti, poesie, che declamano i valori della fratellanza e l’amicizia che sono la sostanza di tante religioni“.