Roma: al via la prima udienza per la truffa a Castellani
È iniziato il processo per truffa ai danni del regista Castellani: sul banco degli imputati il consulente finanziario Pericle Cenci.
Nella giornata di ieri ha preso il via a Roma il processo per circonvenzione di incapace finalizzata alla truffa e appropriazione indebita ai danni del noto regista, sceneggiatore e autore televisivo Leandro Castellani, 90 anni, e di sua moglie Maria Grazia Giovanelli. L’imputato è il consulente finanziario Pericle Cenci, 48 anni, originario di Cassino e residente in Svizzera.
Secondo l’accusa, e il racconto dello stesso Castellani, Cenci avrebbe approfittato della fragilità emotiva e dell’impreparazione finanziaria della coppia, gestendo il loro patrimonio di circa 20 milioni di euro e facendo sparire almeno 3 milioni di euro. La coppia avrebbe affidato immobili e denaro al consulente nel 2017 e fino al 2018 e sarebbe stata suggestionata da Cenci, che li avrebbe convinti di essere in pericolo di bancarotta.
Castellani ha raccontato in aula di come Cenci lo avesse convinto a vendere un attico di sua proprietà nel centro di Roma per salvarsi dalla bancarotta e ad affidargli la delega sui conti correnti (da qui l’accusa di circonvenzione di incapace). In questo modo, il consulente finanziario avrebbe avuto accesso a tutti i beni della coppia, che sarebbero stati in gran parte dissipati. Cenci infatti, attraverso la moglie e la sorella, avrebbe fatto sparire denaro, mobili, opere d’arte e acquistato lingotti d’oro, senza alcun tipo di ristoro ai legittimi proprietari, i quali si sono visti portare via con un passaggio di quote azionarie anche un villaggio turistico tipo albergo diffuso a Montemaggiore al Metauro (Pesaro Urbino).
Il processo, segnato dalla testimonianza accorata del regista e dalla costituzione di parte civile tramite l’avvocato Federico Gori, è stato aggiornato a maggio 2024.