A due passi da Roma, alle pendici del Monte Cavo, Rocca di Papa dai suoi 1.000 metri di altitudine regala dei panorami splendidi
Questo borgo medievale del Parco Regionale dei Castelli Romani, con le sue case aggrappate alla roccia e il labirinto di vicoletti, è dominato dal Belvedere della Fortezza Medievale, da cui la vista arriva fino al mare.
Oggi l’area ospita un importante sito archeologico, dove il complesso medievale fortificato si estende per tutta la superficie dell’altura con i resti di un edificio nella zona più alta del colle e la cinta difensiva intorno ad esso. Qui sono stati rinvenuti frammenti di vasellame risalenti al XIV-XVI secolo, una spada, una cotta in maglia, frammenti di armature, elmi e punte di lance, frecce, una palla di cannone e altri proiettili da catapulta.
Nei pressi della Fortezza sorge il Museo Geofisico, che a suo tempo fu l’Osservatorio Geodinamico Reale utilizzato da Guglielmo Marconi per i suoi esperimenti sulle trasmissioni radiofoniche. Da qui sono passati anche personaggi come Goethe, Hans Christian Andersen e Stendhal.
Nel centro storico troviamo il Duomo dell’Assunta, la chiesa del Santissimo Crocefisso e il Santuario della Madonna del Tufo, edificato nel Cinquecento per commemorare un miracolo accaduto nel Medioevo.
In pochi minuti a piedi dal borgo antico possiamo passeggiare per boschi e prati, ristorarci presso sorgenti e corsi d’acqua e raggiungere la vallata dei Campi d’Annibale, alle pendici del Monte Cavo, anche detto Vulcano Laziale.
Dai Campi di Annibale – così chiamati perché durante la Seconda Guerra Punica vi si accampò proprio Annibale – possiamo imboccare il basolato in pietra lavica nera dell’antica Via Sacra per arrivare al punto panoramico dell’Occhialone, da dove scorgeremo i due laghi affiancati (il lago Albano e il lago di Nemi) e sullo sfondo il mare. La Via Sacra – che interseca più volte la strada asfaltata – sale tra i boschi di castagni alla sommità del Monte Cavo, antico vulcano, nel luogo dove sorgeva il Tempio di Giove Laziale, santuario molto importante per i Latini, di cui oggi non rimane nulla.
Nen territorio di Rocca di Papa si trova anche la zona pianeggiante del Vivaro, una delle mete preferite dei Romani per le gite fuori porta e per fare dei pic nic.
Se invece di fare un pic nic in mezzo alla natura preferiamo fare una sosta in una trattoria, tra i piatti tipici di Rocca di Papa troveremo la frittata di patate e ramoracce (Raphanus raphanistrum), una pianta selvatica che cresce nei dintorni e ha un sapore simile a quello dei broccoletti; la frittata è senza uova ed è preparata con una purea di patate schiacciate e le ramoracce lessate, olio extra vergine, aglio e peperoncino.