News

Le città in cui si vive peggio e meglio in Italia: classifica piena di sorprese, alcune inaspettate

Vista della città di Palermo (Immagine di repertorio) – Roma.Cronacalive.it

L’indagine della Commissione Ue sulla qualità della vita nelle città europee e sulla soddisfazione dei loro abitanti: Palermo e Roma in fondo.

Da un’indagine della Commissione Ue sulla qualità della vita in 83 importanti città europee e sulla soddisfazione dei loro abitanti è emerso che quasi il 90% degli europei è soddisfatto di vivere nella propria città.

Ma, come ha affermato anche Elisa Ferreira, commissaria europea alla Coesione e le Riforme, la qualità della vita dipende dal luogo in cui viviamo e dalle opportunità che ci offre”. Sebbene dunque l’indice complessivo di soddisfazione nelle città dell’UE raggiunga in media l’87%, i residenti delle principali città italiane sono notevolmente meno soddisfatti.

Le città italiane dove si vive peggio

In testa alla classifica delle città italiane con la minore soddisfazione dei propri abitanti troviamo Palermo.
L’indice di soddisfazione dei cittadini del capoluogo siciliano si ferma infatti al 62%, il più basso in Ue. I palermitani sono particolarmente insoddisfatti di diversi aspetti della loro città, dal lavoro (solo il 4% ritiene facile trovarne), pulizia urbana (appena il 6% è soddisfatto), e accessibilità ai servizi online (50%). Inoltre, solo il 13% è soddisfatto dei tempi di risposta dell’amministrazione locale.

Tuttavia, non è solo Palermo a soffrire in termini di qualità della vita. Roma, ad esempio, risulta essere la città in cui gli abitanti si sentono meno sicuri a camminare per strada di notte (38% contro la media europea del 69%). Inoltre, anche i trasporti pubblici della capitale sono percepiti come poco sicuri e inaffidabili.

La mobilità è un tema critico anche per Napoli, con il tasso di soddisfazione più basso per la frequenza dei trasporti urbani (21%) e per gli spazi verdi pubblici (31%). Al contrario, città come Torino, Bologna e Verona presentano livelli di soddisfazione generalmente più elevati, oltre l’80%, allineandosi maggiormente alla media europea.