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76enne picchiato a Viterbo affigge locandine per trovare l’aggressore

L'ospedale Belcolle di Viterbo (Foto dal profilo Facebook di Asl Viterbo)
L’ospedale Belcolle di Viterbo (Foto dal profilo Facebook di Asl Viterbo) – Roma.Cronacalive.it

L’uomo sarebbe stato colpito alla testa da uno sconosciuto e ha tappezzato la zona della scuola dove è avvenuta l’aggressione.

Un singolare appello è comparso nei giorni scorsi nei dintorni della scuola Canevari a Viterbo, dove un 76enne, vittima di una presunta aggressione, ha tappezzato i muri con locandine alla ricerca del suo aggressore.
Secondo quanto riferisce l’uomo, l’episodio si sarebbe verificato il 23 novembre verso le 16:00, quando uno sconosciuto lo avrebbe colpito alla testa mentre attendeva seduto in macchina la nipote che stava uscendo da scuola.

Il 76enne è poi svenuto a seguito del colpo, presumibilmente un pugno sferrato attraverso il finestrino aperto della vettura, collassando sul sedile del passeggero. Fortunatamente alcuni passanti hanno notato l’uomo riverso in macchina e hanno immediatamente allertato il personale del 118, che, giunto sul posto, ha provveduto a trasportare l’uomo all’ospedale Belcolle di Viterbo, da cui è stato dimesso il giorno dopo con una prognosi di sette giorni. La denuncia sarebbe stata presentata d’ufficio proprio dal posto di polizia dell’ospedale viterbese.

“Voglio solo ringraziare il personale medico – ha detto all’ANSA il 76enne – sono stato assistito da medici e personale medico con perizia professionale e grande umanità. Purtroppo – ha concluso – non sono riuscito a vedere chi mi ha aggredito, dopo il colpo sono svenuto e mi sono risvegliato in serata all’ospedale.” L’uomo ha quindi deciso di stampare e appendere le locandine nella speranza di dare un volto al suo aggressore.