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Roma, amianto killer: Enea condannata al risarcimento della vittima

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Amianto killer. Roma-CronacaLive.it

Riconosciuto il risarcimento per 49mila euro: Federico B. è morto nel 2017 dopo 34 anni passati in laboratorio a studiare i metalli.

Il tribunale di Roma ha condannato l’Enea – Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile per la morte di Federico B., di Anguillara Sabazia (RM), avvenuta per mesotelioma pleurico, il terribile tumore legato all’esposizione all’amianto.

La vittima, 78 anni, ne aveva passati 34 in un laboratorio del centro Enea di Casaccia, occupandosi di studio e ricerca dei metalli, restando esposto alle fibre di amianto fino al suo pensionamento, anche dopo che fu riconosciuta la letalità del minerale e che questo fu messo al bando.

Federico B. continuò a lavorare senza alcuno strumento di protezione adeguato. Il tumore gli fu diagnosticato nel 2016 e Federico B. morì un anno dopo, nel 2017, tra atroci sofferenze.

Amianto killer, la sentenza potrebbe aprire la strada a migliaia di cause per risarcimento

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Aula di Tribunale. Roma-CronacaLive.it

Ai due figli e alla sua vedova, il tribunale ha riconosciuto un risarcimento pro quota di 49.319,00 euro ma, a fronte dell’esiguità della somma, una volta passata in giudicato la sentenza darebbe la stura a migliaia di richieste di risarcimento per i lavoratori vittime dell’amianto o, perlomeno, ai lavoratori di Enea.

Al momento – precisa l’avvocato Ezio Bonanniè pendente un’ulteriore causa al fine di ottenere un ulteriore risarcimento“.