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Lavoro in crescita ma precario: l’indagine di Eures sulla realtà occupazionale in Ciociaria

Rapporto Eures sulla realtà occupazionale in Ciociaria
Operaio al lavoro – CronacaLive ediz. Roma

Sempre più precariato e salari bassi in Ciociaria nonostante i contratti di lavoro siano aumentati, negli ultimi cinque anni, del 10,4%.

In provincia di Frosinone, nonostante l’aumento dei contratti di lavoro, si registrano salari più bassi e una crescita della precarietà. L’agricoltura mantiene un ruolo marginale mentre l’industria sta scomparendo a favore di una realtà basata sulla logistica e sui servizi. L’occupazione femminile è cresciuta ma le donne ricevono salari inferiori rispetto ai colleghi maschi.

Questa la fotografia scattata dal rapporto Eures riguardo i lavoratori del Terziario, Turismo, Commercio e Servizi. L’indagine, presentata a Fiuggi da Uiltucs (il sindacato di categoria della Uil), ha rilevato una crescita dei contratti di lavoro in Ciociaria pari al 10,4% negli ultimi cinque anni. Un dato estremamente positivo se si considera la diminuzione, nello stesso periodo, dei posti di lavoro nel Lazio (-0,2%).

La realtà occupazionale nel frusinate ha registrato un +3,1% nel 2020 e un +7,2% nel 2021. Il 2022, invece, si è mantenuto in linea con la media regionale e nazionale segnando un aumento del +1,9%. I dati dell’anno passato hanno rilevato anche un incremento del +9,5% dell’occupazione femminile mentre i posti di lavoro maschili sono scesi del 2,5%.

Settori come l’edilizia e il terziario, che hanno caratterizzato per anni la Ciociaria, sono andati in ripresa diventando la forza trainate con un +49,2%. Bene anche il terziario (+11,6%) mentre il manifatturiero (-3,9%) e l’agricolo (-2,1%) hanno registrato un calo. Il turismo, infine, è tornato ai livelli del 2019.