Il giornalista Rai Ciardelli, accusato di aver ucciso la moglie nel sonno, è stato assolto per incapacità di intendere e di volere.
La Prima Corte d’Assise di Roma ha emesso una sentenza di assoluzione per incapacità di intendere e di volere nei confronti di Gianluca Ciardelli, giornalista e autore di programmi Rai.
L’uomo, 63 anni, uccise la moglie Lorella Tomei colpendola con un corpo contundente mentre dormiva. I fatti risalgono al maggio 2021. I Carabinieri, al loro arrivo nella casa situata nel quartiere Balduina a Roma, trovarono il giornalista sul letto mentre leggeva un libro accanto al corpo senza vita della donna.
“Da rappresentante dell’accusa, a fronte di un efferato delitto come questo avrei chiesto il massimo della pena ma in questo caso l’atto è stato commesso in stato di incapacità di intendere e di volere del soggetto come emerso sin dal primo intervento della polizia giudiziaria sul posto e come confermato poi dalle perizie”, ha riferito in aula il pm Antonio Verdi.
La ”totale incapacità di intendere e di volere al momento del fatto” era risultata dalla perizia eseguita dai medici legali su disposizione del tribunale. Adesso, su decisione dei giudici, Ciardelli dovrà trascorrere 15 anni in una Rems.