Negozio multato dal Comune di Roma deve oscurare la vetrina e l’insegna perché offende il pubblico decoro. Ma non è un sexy shop
Non stiamo parlando di un sexy shop, ma per l’assessore ai rapporti con i cittadini, polizia locale, rifiuti e politiche ambientali Stefano Marin l’attività deve di fatto essere equiparata a un sexy shop. Si tratta di una pasticceria situata in via Garibaldi: anche l’insegna disturba, perché come aveva affermato Marin “Il rosa dell’insegna non è compatibile con i colori indicati dalla sovrintendenza”.
Molto trambusto per una pasticceria, viene da pensare, ma la stessa sorte era toccata anche alla prima della catena aperta in Italia – a Milano – e alle seguenti, che si stanno diffondendo in varie città, da Genova, a Bologna, a Napoli. Dovunque apra, fa scalpore e scatena malumori.
Strano che una pasticceria sia così sgradita ai cittadini e ai Comuni, ma come mai? Tutto diventa molto più chiaro quando si scopre cosa sforna e serve ai clienti: non sono i dolci classici e tradizionali che troveremmo in altre pasticcerie, ma qualcosa di molto più ammiccante e irriverente.
Ammiccante è dir poco: i dolci in questione sono molto espliciti. Curiosi? Ebbene in questa pasticceria – come dice il claim “la pasticceria artigianale più sexy d’Italia” – troveremo waffle a forma di pene e vagina, con creme artigianali e farciture a scelta, tutto preparato con ingredienti di alta qualità e senza l’uso di conservanti artificiali, adatti anche a vegani e celiaci. Tra i peccati di gola anche “sexy cupcake” e “hot cakes“, sempre all’insegna di sensualità, gioco e immaginazione.
Ma la pasticceria si spinge oltre, perché ha “l’ambizione di diventare uno spazio cittadino in cui parlare liberamente di sessualità per sdoganarne i tabù“. Una volta entrati, regnano apertura mentale, libertà e spensieratezza e, ovviamente, nessuna censura: i commessi servono i clienti scherzando con battute e doppi sensi. Di certo non è un posto per persone pudiche.
Oltre che in via Garibaldi 71 – nel cuore di Trastevere – possiamo trovare la pasticceria più discussa d’Italia in Via Borgo Ticino 73. Ma Mr Dick – così si chiama la pasticceria – ha già un concorrente, sempre nel pieno centro della Capitale: in via delle Botteghe Oscure troveremo La Putaria, che propone anche waffle salati al gusto pizza e ripieni di salsiccia in stile Hot-Dog. Ma le forme sono sempre quelle che destano tanto scalpore, i genitali maschili e femminili.
In serata, sia Mr Dick sia La Putaria attraggono talmente tanti clienti che si formano delle lunghe code fuori dai negozi, in attesa di accaparrarsi il dolce più osé mai visto nella Capitale. Che non si pensi che in fila si mettano solo ragazzi con la voglia di scherzare: ci troveremo anche famiglie con bambini.
C’è comunque chi non se ne fa una ragione. L’assessore alle Attività produttive Jacopo Scatà aveva dichiarato in merito: «La cosa non mi convince per nulla, ma la normativa attuale non ci permette di inibire la vendita interna di questi dolci. Certo i sexy shop sono vietati, ma qui si tratta di salvare il buon gusto e il decoro della città». C’è anche chi tira in ballo il Giubileo, come Viviana Piccirillli Di Capua, presidente dell’Associazione abitanti centro storico: «È assurdo che nel centro storico, patrimonio Unesco, invece di tutelare le botteghe storiche qualcuno possa pensare di mettere su attività così “volgari”. Siamo vicini al Giubileo e così si ripropone quello che avvenne nel 2000, quando il Comune dovette prendere provvedimenti vietando in centro i sexy shop».