Salute, due casi di polmonite pediatrica | Covid e influenza in aumento
In salita i casi di Covid e di influenza. Il ministero preme sui vaccini. Vaia: “Le regioni attivino l’Open Day”.
Dopo i focolai di polmonite pediatrica registrati in Cina e nella vicina Francia, isolati anche in Italia due casi di infezione da Mycoplasma pneumoniae: i pediatri, però, invitano ad evitare allarmismi.
L’attenzione, per il momento, è concentrata sul deciso aumento dei casi di Covid-19 e per l’influenza, con un trend di crescita che sta creando non poche preoccupazioni ai medici dei Pronto Soccorso, già intasati.
Il ministero della Salute sta, quindi, premendo sulle regioni per incrementare in ogni modo le vaccinazioni, programmando degli Open Day per immunizzare quanti più soggetti possibili.
Covid, oltre 52mila nuovi casi negli ultimi 7 giorni. In aumento anche i decessi
Nell’ultima settimana di novembre (dal 23 al 29) sono stati registrati 52.177 nuovi casi: +16,1% rispetto solo alla settimana precedente. Aumentano, di conseguenza, anche i decessi (291, +23,8%) ed il livello di occupazione delle terapie intensive, che sale all’1,9%, registrano un aumento dello 0,4% in soli 6 giorni.
Anche i mali di stagione si stanno facendo sentire e a farla da padroni sono le sindromi simil-influenzali: i rhinovirus sono la maggior parte, mentre le influenze vere e proprie sono ancora piuttosto limitate. A farne le spese, però, sono principalmente i bambini al di sotto dei cinque anni.
“Questi dati confermano sostanzialmente l’andamento previsto rispetto alla stagionalità“. A parlare è il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia: “Rinnoviamo l’appello – invita Vaia – alle Regioni ad intensificare gli sforzi organizzativi e a predisporre Open Day nei quali offrire libero accesso senza prenotazione per le vaccinazioni“.
“Da questo momento siamo in emergenza nei Pronto soccorso – fa eco il presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) Fabio De Iaco – perché è iniziata una escalation dei casi di Covid e di influenza o parainfluenza con l’aumento della necessità di ricovero nei reparti ordinari“. A soffrire maggiormente sono le regioni del Nord, sottolinea De Iaco, anche se il problema al momento non è rappresentato dalle terapie intensive, bensì dai posti letto ordinari occupati da pazienti ricoverati per altre patologie e scoperti positivi al Covid solo successivamente.
“Ad oggi – continua il presidente di Simeu – sono solo 800mila le persone che si sono immunizzate, ma in questo momento è assolutamente importante vaccinarsi contro entrambe le patologie, per tutelare se stessi e gli altri“.