Il capogruppo di Fratelli d’Italia Sabatini: “Battaglia di civiltà per tutelare salute, qualità dei prodotti e lavoro”.
La Regione Lazio si unisce alla crociata nazionale contro il cibo sintetico, seguendo le iniziative del governo e del partito Fratelli d’Italia. Sulla falsariga del ddl che vieta la produzione e l’importazione della carne coltivata in laboratorio In Italia presentato dal governo e ora in attesa di essere presentato alla Commissione Europea, dunque, anche la Regione Lazio, guidata dal centrodestra, ha deciso per lo stop alla carne sintetica. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Daniele Sabatini, ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione della mozione al Consiglio regionale, affermando che si tratta di una battaglia di civiltà.
“Esprimo soddisfazione per il voto del Consiglio regionale che ha approvato la mozione che mi ha visto come primo firmatario, sottoscritta da tutti i consiglieri del gruppo di Fratelli d’Italia, che impegna la Giunta regionale a sostenere e promuovere la legge nazionale che vieta in Italia la produzione, coltivazione e commercializzazione di carne e altri cibi sintetici“, ha commentato Sabatini.
“Una legge voluta da Fratelli d’Italia, per la quale ringraziamo il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, rivolta a tutelare la salute dei cittadini, la qualità dei prodotti agroalimentari e il comparto agricolo. Una misura di carattere precauzionale, rivolta a salvaguardare le eccellenze del territorio e il lavoro dei nostri allevatori – sottolinea Sabatini -, con la convinzione che i cibi sintetici non sono utili allo sviluppo della nostra catena alimentare. Come gruppo saremo pronti a sostenere tutte le iniziative di informazione e sensibilizzazione che si renderanno necessarie per una corretta applicazione delle misure introdotte a livello nazionale, con la speranza che possano essere recepite presto anche in sede europea. Per noi si tratta di una grande battaglia di civiltà”, afferma il capogruppo.
La mozione, approvata in Aula, impegna il presidente della Regione Lazio affinché “dia ampio risalto al disegno di legge recante disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici, sostenendo tutte le iniziative, anche comunicazionali, volte a sensibilizzare i cittadini”.