Roma: è arrivata la mostra permanente con le opere dei detenuti di Regina Coeli
Il progetto “Regina Stories” vede l’esposizione di dieci opere realizzate dai detenuti in collaborazione con studenti e docenti dello IED.
Una mostra permanente ha preso vita nei corridoi di Regina Coeli: dieci opere d’arte, realizzate da detenuti e studenti dell’Istituto Europeo di Design di Roma, sono state esposte a partire da oggi all’interno della Casa Circondariale.
Queste creazioni artistiche, dedicate alle vite intime dei residenti della Casa Circondariale, decorano ora il lungo corridoio che separa la prima dalla seconda rotonda, diventando parte integrante del quotidiano per coloro che trascorrono le loro giornate tra quelle mura.
Il progetto Regina Stories
La mostra rientra nel progetto “Regina Stories“, curato dall’Istituto Europeo di Design di Roma insieme a Regina Coeli: un lavoro multidisciplinare che ha visto impegnati per sei mesi studenti, docenti e detenuti in laboratori e lavori che hanno esplorato l’identità carceraria attraverso oggetti, luoghi e relazioni.
In particolare, sono stati tre i laboratori avviati nell’ambito del progetto, che ha visto impegnati quindici detenuti, dodici studenti e tre docenti dello IED Roma: un laboratorio di illustrazione, curato dall’artista, architetta Laura Federici, uno di fotografia, curato dalla fotografa Simona Ghizzoni, e un ultimo di design del gioiello, curato dalla designer Barbara Brocchi. I risultati del progetto sono dieci stampe che, attraverso collage, illustrazioni, scatti fotografici e sculture di carta, evocano ricordi e legami, mettono in luce dettagli e cicatrici e raccontano passioni personali.
Laura Negrini, direttrice dello IED Roma, ha commentato: “Insegniamo ogni giorno ai nostri studenti che l’immaginazione si nutre delle differenze. Se si mettono in contatto mondi in apparenza lontani l’energia che si libera è inesauribile e si muove in tutte le direzioni”.
La mostra è stata presentata questa mattina alla presenza, tra gli altri, di Claudia Clementi, direttrice di Regina Coeli, che ha commentato: “Due mondi apparentemente distanti, quello dello Ied e quello di un istituto penitenziario. Eppure, da anni questi due mondi percorrono insieme una strada luminosa che, mi piace sottolineare, non porta bellezza dove non c’è, ma aiuta la bellezza nascosta a manifestarsi”.