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Delmastro a processo per rivelazione di segreto: inizia l’udienza preliminare a Roma

Un momento del sit-in degli Anarchici in attesa della sentenza della Corte Suprema di Cassazione sulla revoca del regime carcerario del 41 bis ad Alfredo Cospito, presso il palazzo di Giustizia a piazza Cavour, Roma, 24 febbraio 2023 (Immagine di repertorio)
Un momento del sit-in degli Anarchici in attesa della sentenza della Corte Suprema di Cassazione sulla revoca del regime carcerario del 41 bis ad Alfredo Cospito, presso il palazzo di Giustizia a piazza Cavour, Roma, 24 febbraio 2023 (Immagine di repertorio) – Roma.Cronacalive.it

Il sottosegretario alla Giustizia è accusato di aver diffuso informazioni riservate in relazione al caso dell’anarchico Alfredo Cospito.

L’udienza preliminare per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al caso dell’anarchico Alfredo Cospito, si è aperta oggi davanti al gup di Roma Maddalena Cipriani.

Delmastro, accompagnato dal suo difensore, l’avvocato Giuseppe Valentino, è presente in aula. All’udienza chiederanno di costituirsi parte civile quattro deputati dal Pd.

Il precedente

Lo scorso luglio il giudice per le indagini preliminari, Emanuela Attura, aveva imposto l’imputazione coatta, nonostante la Procura di Roma avesse proposto l’archiviazione, sostenendo che, sebbene vi fosse l’esistenza oggettiva della violazione, mancassero prove sull’elemento soggettivo. In poche parole, mancherebbero le prove per dimostrare che Delmastro fosse consapevole dell’esistenza del segreto. Il giudice Attura, invece, ha ritenuto sussistente sia l’elemento oggettivo che quello soggettivo del reato.

L’inchiesta a Piazzale Clodio è stata avviata a seguito di un esposto presentato dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, relativo all’intervento di Giovanni Donzelli sulla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. Nell’esposto, che ha dato il via al procedimento, si faceva riferimento alle conversazioni in carcere tra Cospito, un esponente della ‘Ndrangheta e un camorrista, avvenute tra dicembre e gennaio scorsi e successivamente lette in aula.