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Il Reddito di cittadinanza non è finito: cosa succede nel 2024 | Torna il sorriso

Pratiche Reddito di cittadinanza – Roma.Cronacalive.it (foto Ansa)

Cosa cambia per chi percepisce il reddito di cittadinanza: le novità dopo la fase di transizione e con l’inizio del nuovo anno

La Legge di Bilancio 2023 ha notevolmente limitato il Reddito di Cittadinanza, con restrizioni che hanno caratterizzato la fase di transizione in vista della revoca definitiva prevista per il 2024. La manovra ha previsto una decurtazione sostanziale dei fondi con una riduzione del numero di mensilità e della platea beneficiaria.

Le novità in vigore da gennaio 2023 per il reddito di cittadinanza sono andate dall’obbligo di formazione di almeno sei mesi per chi percepisce il reddito di cittadinanza, alla perdita totale del beneficio al primo rifiuto di qualsiasi offerta di lavoro – anche non congrua – fino a una durata massima del reddito di cittadinanza di sette mensilità – invece delle precedenti 18 rinnovabili – per tutti i richiedenti abili al lavoro tra i 18 e i 59 anni, senza disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età in famiglia.

Inoltre tra i requisiti di accesso al reddito di cittadinanza anche la residenza in Italia, l’assolvimento dell’obbligo scolastico – quindi chi non aveva concluso il percorso scolastico non ne aveva diritto – e la cosiddetta “quota affitto” andava direttamente al proprietario di casa.

Novità non accolte positivamente dai beneficiari del reddito. In ogni caso, questa fase transitoria è il preludio all’addio definitivo al Reddito di Cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024.

Cosa accadrà dopo lo stop al reddito

Il Reddito di Cittadinanza sarà sostituito da una nuova riforma di accompagnamento e reintegro al mondo del lavoro: stiamo parlando dell’Assegno di inclusione e del Supporto Formazione e lavoro, già attivo dal 1° settembre 2023.

Nel frattempo la circolare INPS ha chiarito che il beneficio del Reddito di Cittadinanza cesserà entro il 31 dicembre 2023 per coloro che ne usufruiscono, anche se non sono ancora trascorse le 18 mensilità previste dalla normativa.

Presidio per il reddito di cittadinanza – Roma.Cronacalive.it (foto Ansa)

Il Reddito di Cittadinanza nel 2024

Tuttavia in alcuni casi il Reddito di Cittadinanza sarà ancora fruibile nel 2024. Ad esempio per il riconoscimento di rate arretrate e la liquidazione di quanto spettante a titolo di Attivazione e Uscita Unica (AUU) fino al febbraio 2024, ma anche per consentire l’utilizzo degli importi residui già accreditati: la Carta Reddito di Cittadinanza resterà operativa anche nei primi mesi del 2024, proprio per consentire ai beneficiari di utilizzare quanto già percepito.

Per i nuclei che hanno fruito della settima e ultima mensilità a ottobre 2023, senza i requisiti per la prosecuzione, la rata di novembre 2023 sarà versata il 15 dicembre 2023, a condizione che risultino presi in carico dai servizi sociali, mentre la mensilità di dicembre 2023 – in caso sia dovuta – sarà corrisposta il 27 dicembre.

Le nuove domande per il Reddito di Cittadinanza saranno accettate fino al termine ultimo di scadenza del 30 novembre 2023, anche in caso di domande presentate dagli utenti presso gli intermediari, i quali dovranno trasmetterle entro il 20 dicembre 2023. Sempre il 30 novembre 2023 è il termine per la comunicazione da parte dei servizi sociali dell’eventuale presa in carico dei nuclei familiari che cessano la fruizione del beneficio alla settima mensilità.