Maxi sequestro della Gdf a Frosinone| Imprenditore accusato di estorsione
L’imprenditore è accusato di usura ed estorsione ai danni di commercianti in crisi. Sigilli ad appartamenti, negozi e garage.
Roma – Un imprenditore di Cassino è stato accusato di usura, estorsione ed esercizio abusivo dell’attività creditizia. La Guardia di Finanza ha quindi sequestrato beni per circa tre milioni di euro a seguito della disposizione dell’ufficio Misure di Prevenzione del tribunale di Roma. Ai finanzieri del Gruppo di Cassino sono state affidate le indagini patrimoniali.
Durante le indagini preliminari eseguite nello scorso gennaio, il Giudice di Cassino aveva emesso un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti dell’imprenditore, oltre al sequestro di beni. Il sospetto era che l’imprenditore aveva intestato questi beni a familiari e prestanome. La condanna dell’imprenditore è stata emessa dal Tribunale di Cassino lo scorso giugno. Per lui quattro anni e due mesi di reclusione, oltre alla confisca dei beni.
Secondo la Guardia di Finanza l’uomo aveva prestato soldi con interessi per oltre dodici anni. Le sue vittime erano quasi tutti commercianti in crisi a causa delle chiusure legate al Covid e alla crisi energetica. Sono stati quindi sequestrati 9 locali commerciali, 6 garage, 8 appartamenti, 5 terreni, 2 auto, una pescheria e un’agenzia immobiliare.