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Chiude l’asilo nido di Val Cannuta: licenziato tutto il personale, oltre cento bambini da ricollocare

Asilo nido (Immagine di repertorio) – Roma.Cronacalive.it

Ristrutturato grazie ai fondi del Pnrr, l’asilo nido non è stato rimesso a bando dal Comune e chiuderà a giugno: 26 lavoratrici licenziate.

Chiude l’asilo nido di Val Cannuta, nel quartiere Aurelio di Roma.

Il nido, in concessione di Roma Capitale, sarà oggetti di lavori di ristrutturazione grazie ai fondi del Piano Nazionale di Riforma e Resilienza (Pnrr) ma non è stato rimesso a bando dal Comune di Roma. Di conseguenza, alla fine della concessione, che scadrà il 30 giugno 2024, l’asilo nido chiuderà e le ventisei educatrici che lavorano nel nido, tra cui anche due donne in maternità, verranno licenziate.

Non saranno ovviamente possibili nuove iscrizioni e gli oltre cento bambini che frequentano il nido per il prossimo anno scolastico, invece, saranno ricollocati altrove.

In un contesto, come quello della Capitale, in cui gli asili comunali già scarseggiano, il quartiere Aurelio dovrà quindi rinunciare a una delle poche strutture dedicate ai bambini da 0 a 3 anni.

Chiude l’asilo nido: le lavoratrici licenziate

Una decisione inaspettata e sconvolgente per le famiglie dei bambini che frequentano l’asilo nido, come anche per le insegnanti e le educatrici che vi lavorano.

Sulla questione è poi intervenuta la Flc Cgil. Come spiega la sindacalista Paola Grilli a RomaToday, il sindacato infatti condanna “fermamente la decisione del Dipartimento Scuola Lavoro e Formazione del Comune di Roma di escludere il nido di Val Cannuta dal bando di gara di settembre 2023 per il rinnovo della concessione. Questa situazione è ancor più allarmante se si considera che la struttura, pur traendo beneficio dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per lavori di ristrutturazione, si troverà a dover licenziare ben 26 lavoratrici, tutte donne”.

“È difficile non notare come paradossalmente i finanziamenti del Pnrr, che dovrebbero contribuire a rafforzare l’occupazione, in questo caso eliminano posti di lavoro. Le lavoratrici del Nido di Val Cannuta sono vittime di una decisione che si traduce in un grave colpo all’occupazione femminile”.

La Flc Cgil ha dichiarato inoltre lo stato di agitazione, evidenziando la necessità di una revisione immediata della decisione da parte delle autorità competenti e di un impegno contestuale per trovare soluzioni alternative “che preservino sia i posti di lavoro delle 26 lavoratrici, sia il diritto delle famiglie di usufruire di un servizio oggi indispensabile sia il diritto delle bambine e dei bambini di frequentare un percorso di crescita in continuità”. “Abbiamo più volte chiesto un incontro al Dipartimento ma siamo stati totalmente ignorati. Non escludiamo di arrivare anche allo sciopero per tutelare l’occupazione”.

Asilo nido (Immagine di repertorio) – Roma.Cronacalive.it

L’intervento del Municipio XIII

Sulla chiusura dell’asilo nido di Val Cannuta è intervenuto anche il Municipio XIII, con la minisindaca Sabrina Giuseppetti che ha affermato di aver chiesto “un incontro al Dipartimento ma ancora non c’è stato. Quello che noi potevamo fare come municipio era questo, per il resto non abbiamo competenze e poteri in merito. Credo sia doveroso trovare una soluzione che tuteli le lavoratrici”.

La presidente, infine, ha confermato la ricollocazione dei bambini del nido Val Cannuta altrove. “Il servizio sarà comunque garantito per gli iscritti. Del resto i lavori con i fondi del Pnrr vanno fatti e da qualche parte bisogna cominciare”.