Scarsa qualità della vita per 22 milioni di italiani. Bolzano è prima in classifica, Crotone è ultima. I risultati di Roma
Com’è vivere nella Capitale? Ha cercato di rispondere a questa domanda la ricerca di Italia Oggi e Ital Communications – in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma – giunta alla 25ª edizione.
La ricerca si articola in nove dimensioni d’analisi: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza.
I risultati migliori si registrano al centro-nord mentre l’Italia meridionale e insulare risulta ancora in una situazione di vulnerabilità, con una crescita delle aree di disagio sociale e personale.
Nonostante il centro-nord sia protagonista di una ripresa, per 22 milioni di italiani la qualità della vita è scarsa. Da questo punto di vista, Roma si piazza al 33° posto su 107 province prese in esame. Sicuramente non fra le ultime classificate, ma comunque dopo il decimo posto, oltre il quale la qualità della vita inizia a essere compromessa a causa di vari fattori quali ad esempio gli spostamenti con i mezzi, gli approvigionamenti alimentari, la qualità dell’aria…
Peggiore è la situazione di Roma in Affari e Lavoro, ambito in cui si piazza al 64° posto. Viterbo quasi eguaglia la Capitale con un 67° posto. Nel complesso, la regione Lazio rimane ampiamente fuori dalle prime dieci posizioni occupate per lo più da province del nord Italia. Per quanto riguarda la disoccupazione maschile tra i 15 e i 64 anni tuttavia la prima provincia laziale in classifica è Latina in 52ª posizione, mentre Roma è al 54° posto per la disoccupazione femminile.
10ª posizione invece per il Sistema Salute: accanto alle eccellenze a Roma si registrano tuttavia lunghe liste di attesa, con prestazioni secondarie spesso riassorbite dai privati.
Quali sono dunque le città dove si vive meglio in Italia? Bolzano in prima posizione nella classifica generale, Milano seconda; ultima Crotone. Nel dettaglio, la qualità della vita è migliore a Bolzano, seguita da Milano e Bologna. In 63 su 107 province italiane la qualità della vita è considerata buona o accettabile, mentre per 21 milioni 909 mila residenti – che equivalgono al 37,2% della popolazione italiana – la qualità della vita è scarsa o insufficiente, poco di più rispetto ai 21 milioni 789 mila del 2022, quando in questa situazione risultava il 36,9% della popolazione. La qualità della vita peggiore è stata registrata a Messina (105ª), Caltanissetta (106ª) e in ultima posizione Crotone.
Anche per affari e lavoro Bolzano e Bologna sono al primo e al secondo posto – come nel 2022 – seguite da Cuneo, Trento e Belluno; ultima ancora Crotone. Bolzano prima anche per l’ambiente, seguita da Padova, Mantova e Milano, mentre Catania è in ultima posizione. Per quel che riguarda reati e sicurezza Ascoli Piceno è al primo posto, poi si piazzano Pordenone, Frosinone e Benevento, mentre nelle ultime posizioni i grandi centri urbani, con Milano a chiudere la classifica. Prato è prima per la sicurezza sociale, seguita da Bolzano, Vicenza, Cuneo e Savona; in ultima posizione Messina. Bologna in prima posizione per istruzione e formazione, seguita da Trieste, Trento e Firenze; ultima ancora Crotone. Bolzano in vetta alla classifica da nove anni per la popolazione, ultima Oristano. Nel turismo in prima posizione troviamo Siena, seguita da Rimini, Aosta e Verbano-Cusio-Ossola.