Bere l’acqua del rubinetto fa venire i calcoli renali: verità o falso mito? La risposta definitiva, finalmente
Analizziamo la verità scientifica dietro la presunta relazione tra bere acqua potabile e l’insorgere dei calcoli renali.
Sono molte le persone che credono che consumare regolarmente l’acqua del rubinetto possa favorire la formazione di calcoli renali. Una credenza comune dovuta al fatto che i calcoli ai reni, almeno per la maggior parte, sono costituiti da sali di calcio, un minerale solitamente presente anche nell’acqua di casa in quantità significative.
Tuttavia, i medici smentiscono categoricamente questa convinzione diffusa: ecco perché.
I calcoli renali: cosa sono e perché vengono
La formazione di calcoli renali, conosciuta come nefrolitiasi o litiasi renale, è un fenomeno in cui sostanze normalmente presenti nelle urine si concentrano e si solidificano all’interno dei reni. Oltre a essere un problema abbastanza comune, i calcoli renali sono più frequenti negli uomini (ne soffrono 3 uomini su 20 contro le 2 donne su venti) e compaiono generalmente tra i 30 e i 60 anni.
Inoltre, i calcoli si distinguono tra loro in base alle dimensioni, alla composizione, alla forma e al colore. Alcuni, sono piccoli come granelli di sabbia (la cosiddetta ‘renella’), altri possono crescere di volume fino a raggiungere le dimensioni di una palla da golf.
I fattori di rischio che posso portare allo sviluppo di calcoli renali sono:
- Predisposizione genetica
- Dieta ricca di proteine animali e sale
- Insufficienza di calcio
- Disidratazione
Al contrario, la concentrazione di calcio nell’acqua potabile non è un fattore di rischio per la nefrolitiasi, anzi: è stato infatti dimostrato che le acque minerali ricche di calcio possono essere utili nella prevenzione della calcolosi renale mentre, viceversa, una dieta povera di calcio può aumentare il rischio di sviluppare questa patologia.
L’acqua del rubinetto fa venire i calcoli?
La risposta quindi è no. La formazione dei calcoli renali, principalmente composti da ossalato di calcio, è infatti spesso legata a una predisposizione individuale o familiare. In presenza di questa predisposizione, è essenziale mantenere un adeguato consumo di liquidi durante il giorno, senza preoccuparsi che il calcio presente nell’acqua del rubinetto possa contribuire ai calcoli.
Come abbiamo visto, le acque minerali ricche di calcio si sono dimostrate utili nella prevenzione della calcolosi renale: il calcio, infatti, una volta raggiunto l’intestino tenue, forma legami chimici con l’acido ossalico, impedendo che questo venga riassorbito dall’organismo e riducendo così le probabilità di sviluppare calcoli.
Il consiglio di utilizzare acque leggere o moderatamente oligominerali in sostituzione dell’acqua del rubinetto per evitare la formazione di calcoli renali non è dunque giustificato da evidenze scientifiche.
Come prevenire i calcoli renali
Il calcio è essenziale per la salute, e la sua riduzione non dovrebbe avvenire senza prescrizione medica. La prevenzione dei calcoli renali è più strettamente legata alla quantità totale di liquidi assunti nel corso della giornata. Bere molta acqua, infatti, permette di diluire le urine ed aumentarne il flusso, aiutando così a ridurre la formazione dei cristalli di sali, che vengono più facilmente espulsi prima che le loro dimensioni possano esser tali da creare problemi al loro passaggio nelle vie urinarie.
In situazioni di abbondante sudorazione o intensa attività fisica, dunque, aumentare l’assunzione di liquidi è fondamentale per evitare la concentrazione delle urine e la formazione di calcoli.
Inoltre, anche l’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella prevenzione dei calcoli renali. Un eccessivo consumo di sale e proteine animali può aumentare il rischio. Una dieta equilibrata, a ridotto contenuto di sodio e proteine animali, ma con un normale apporto di calcio, protegge quindi l’organismo da questa patologia.
Conclusioni
Bere regolarmente l’acqua del rubinetto non è collegato all’insorgenza dei calcoli renali. La predisposizione genetica gioca un ruolo significativo, e le acque ricche di calcio sono addirittura benefiche nella prevenzione della calcolosi renale. Al contrario, una dieta carente di calcio aumenta il rischio di sviluppare questa patologia.