La Polizia penitenziaria ha scoperto la presenza di droga e smartphone al termine di una perquisizione straordinaria.
La Polizia penitenziaria di Frosinone ha scoperto la presenza di droga e telefoni cellulari all’interno del carcere di Frosinone al termine di una perquisizione straordinaria. L’operazione, condotta nella giornata di ieri, ha permesso di sequestrare 9 smartphone perfettamente funzionanti e completi di caricabatteria e 3 panetti di hashish da 100 grammi ciascuno, oltre ad alcune dosi della stessa sostanza già pronte per essere vendute.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Frosinone, è ora in corso e il sindacato Fns Cisl ha espresso il proprio plauso agli agenti della Polizia penitenziaria di Frosinone “per i risultati raggiunti, frutto – dice Angelo Massaro, della segreteria di Frosinone – di un forte senso del dovere e di una elevata esperienza”. Per il sindacato “Restano le criticità che vengono denunciate da anni ormai: il numero degli agenti insufficiente, gli strumenti in loro possesso spesso inadeguati, le strutture vetuste in cui lavorano, il sovraffollamento delle carceri. Una situazione che sta compromettendo – dice la Cisl – l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari”.