La Procura di Frosinone ha concluso le indagini, 6 avvisi inviati: gli accusati sostengono che l’animale fosse già morto.
La Procura della Repubblica di Frosinone ha concluso le indagini sul caso della capretta uccisa calci durante una festa di compleanno di 18 anni in un agriturismo di Anagni lo scorso 27 agosto. Per sei ragazzi, di età compresa tra i 18 e i 21 anni, è stato inviato l’avviso di conclusione delle indagini. Per un settimo ragazzo, di 16 anni, si procede separatamente alla Procura dei Minori di Roma.
Per due degli indagati, tra cui il minorenne, l’accusa ipotizzata è quella di “uccisione di animali“. Per gli altri cinque, invece, l’accusa è di “istigazione a delinquere” per aver incitato i primi due giovani a continuare a colpire la capretta fino ad ucciderla.
Secondo l’accusa, i ragazzi avrebbero ucciso la capretta calci mentre erano ripresi con i cellulari da altri partecipanti alla festa. Gli indagati, assistiti dagli avvocati Giampiero Vellucci, Daniele Natalia, Filippo Misserville, Antonella Sforza, Pietro Polidori e Francesca Ruggeri, sostengono invece che l’animale fosse già morto quando lo colpivano. A supporto di questa tesi avrebbero indicato alcuni clienti del locale, secondo i quali la capretta era già morta prima dell’inizio della festa.