Pd, ieri la manifestazione a Roma | Schlein: “Da qui parte l’alternativa che vogliamo costruire”
Non sono mancate le scintille con la Meloni né i riferimenti al campo largo durante la manifestazione Pd svoltasi ieri a Roma.
Ieri, in Piazza del Popolo a Roma, si è tenuta la manifestazione del Partito Democratico che ha visto l’adesione, stando ai calcoli del Nazareno, di circa 50mila persone. “Non ci potevamo neanche aspettare una partecipazione così forte”, ha commentato Elly Schlein che dal palco ha voluto prendere la rincorsa per la compagna elettorale: non quella per le Europee ma quella per le prossime politiche che la vedranno scontrarsi con il centrodestra.
“Da qui parte l’alternativa che vogliamo costruire – ha dichiarato- Da questa piazza parte una fase nuova. L’alternativa c’è, continueremo a cercare convergenze con le altre forze di opposizione“. Nonostante l’invito alle alleanze, tuttavia non ci sono novità sul fronte del campo largo. Il presidente del M5S Giuseppe Conte, presente in piazza per il tempo di un saluto, ci è andato piano e ha detto: ” “Campo largo? Io sono per il campo giusto. Siamo qui per confermare il dialogo che abbiamo già avviato col Pd e per confermare tutto il nostro dissenso, forte, alle politiche del governo. Non mi fate sottolineare oggi le ragioni che ci portano ad avere una posizione diversa, non mi sembra la giornata”.
Più convinti di collaborare con il Pd sono sembrati il coportavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, e il segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, che si sono uniti alla manifestazione. Erano assenti, invece, Azione e Italia Viva nelle persone di Carlo Calenda e Matteo Renzi. Il primo perché non crede nelle piazze, il secondo perché scettico sul futuro del centrosinistra.
La segretaria Pd non ha perso l’occasione per lanciare un messaggio eloquente ai papabili alleati: “Non abbiamo alcuna presunzione di autosufficienza, ma siamo la prima forza di opposizione, senza il Pd non si può costruire l’alternativa”. A farle da eco il presidente del Pd, Stefano Bonaccini, che ha evidenziato la capacità di Schlein di “unire le opposizioni sulla battaglia sacrosanta sul salario minimo”. Ne sembra un prova la partecipazione, non scontata, di tutte le anime del partito in Piazza del Popolo.
Il botta e risposta con Giorgia Meloni
Non è mancata la polemica con la presidente del Consiglio in merito alla riforma presidenzialista. Dal palco di Piazza del Popolo, Elly Schlein ha detto: “Un’arma di distrazione di massa. Giorgia Meloni non vuole governare ma comandare, la destra ha sempre sognato di smantellare la Repubblica parlamentare per l’uomo solo al comando, ma la storia di questo Paese ha dato e non è andata bene”.
Non si è fatta attendere la replica della premier Meloni via X “Cara Elly, noi vogliamo semplicemente che siano i cittadini ad avere più potere, dando così maggior forza e stabilità all’Italia. Cioè quello che dovrebbe sostenere ogni sincero democratico”.
Il programma del Partito Democratico
Tante le bandiere presenti, ieri, in Piazza del Popolo: da quelle del Pd e della Pace a quelle dei giovani democratici e dell’Arci. Fuori, invece, ogni riferimento alla guerra in Medioriente che il Nazareno, per evitare tensioni, aveva fatto capire sarebbe stato meglio escludere. Alcuni giovani, tuttavia, sono riusciti a entrare con kefiah e due bandiere palestinesi che, poco dopo, sono state rimesse negli zaini.
Alla folla così assortita, la segretaria Pd ha esposto il programma del partito: difesa della sanità pubblica, della scuola pubblica, del diritto alla casa, dell’ambiente, lo ius soli, la difesa della 194, il salario minimo. Tutti punti alla base della coalizione progressista che ha intenzione di mettere in piedi. Poi ha commentato la manovra e l’accordo con l’Albania dicendo che “è contro la Costituzione”. Sul fronte della guerra, invece, ha chiesto “un cessate il fuoco umanitario” precisando che “la brutalità di Hamas non giustifica altra brutalità sui civili palestinesi”. Parlando di Liliana Segre, ha voluto rivolgerle un tributo dicendo: “Non sei vissuta invano“.
In seguito, in merito all’Ucraina, la Schlein ha nuovamente sollecitato un attivismo diplomatico dell’Ue ribadendo l’appoggio a Kiev, pur senza pronunciare la parola armi. Infine, tutti sul palco a cantare. Quando sono partire le prime note di ‘Bella ciao’, si è unita anche la piazza. La stessa dalla quale vuole ripartire Elly Schlein.