44° anni fa l’appuntato Michele Granato veniva ucciso dalle Brigate Rosse. Oggi la cerimonia commemorativa al commissariato S.Lorenzo
Erano gli anni di piombo e rappresentanti delle Istituzioni erano i bersagli preferito ora di questo e ora di quel gruppo eversivo, così come coloro che indossassero una divisa.
Quel 9 Novembre del 1979, toccò ad un giovanissimo appuntato di Pubblica Sicurezza del commissariato San Lorenzo, essere trucidato da un commando delle Brigate Rosse per il solo torto di servire lo Stato: quel giovane – 24 anni appena – era Michele Granato
Oggi, a distanza di 44 anni, ne è stata commemorata la scomparsa, consuetudine che si è sempre rinnovata in tutti i decenni scorsi. Alle 12, il Vicario del Questore di Roma, Francesco Rattà, in rappresentanza dei vertici del Corpo di Polizia, ha deposto una corona sull’arco del commissariato San Lorenzo, alla presenza delle autorità civili e militari.
A rendere onore alla memoria di Michele Granato, siciliano di nascita, anche la famiglia del giovane agente di polizia, insignito della medaglia d’oro al valor civile dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel 2004.
Il barbaro assassinio di Granato non restò senza colpevoli: le indagini individuarono tutti i membri del commando assassino, che furono arrestati e condannati: la brigatista Roberta Cappelli, condannata anche per gli omicidi del generale dei carabinieri Enrico Galvaligi e del vice questore Sebastiano Vinci, ora si trova in Francia.