Definì l’ex sindaca di Roma: “Complice criminale”. Il Pubblico Ministero ha chiesto una condanna di 4 mesi.
Roma – È di 4 mesi di carcere la condanna chiesta dal pm di Roma nei confronti di Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte e sottosegretario alla Cultura è attualmente a processo con l’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi. Nel 2018 Sgarbi riferì pesanti accuse dirette all’allora sindaca della città, la quale decise di denunciare e portare l’attuale sottosegretario a processo.
Durante una trasmissione televisiva Matrix, Sgarbi aveva criticato aspramente l’amministrazione Raggi, in riferimento alla possibilità di abbattere una villa liberty in piazza Caprera, nel quartiere Trieste. Nel bel mezzo della polemica Sgarbi aveva accostato la gestione della città di Roma a quella della “Palermo di Ciancimino“. Virginia raggi si è presentata oggi in aula, costituendosi parte civile. Sotto accusa un passaggio delle critiche di Sgarbi pronunciate nel corso della trasmissione televisiva: “L’annunciata distruzione di ville liberty a Roma – aveva affermato Sgarbi – conferma l’ipotesi inquietante che la Roma di oggi è come la Palermo di Ciancimino”. Poi il critico d’arte ha continuato dicendo che “Il sindaco di Roma è oggettivamente complice di questa azione criminale”. Le procedure processuali sono state aggiornate al 30 gennaio.