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Le strade si tingono di rosso sangue, Asaps: 368 morti per incidente da inizio anno “Lazio maglia nera”

Segnalazione di un incidente – (Immagine d’archivio Ansa) Roma.Cronacalive.it

Solo durante il mese di ottobre sono stati 47 i morti per incidente. Il record in negativo è stato fatto registrare nel Lazio.

Peggiorano ancora i dati relativi alle vittime causate dagli incidenti stradali: una delle piaghe  più dolore che, da ormai molti anni, affligge il nostro Paese. Il quadro non è dei migliori e, anzi, fa emergere una prospettiva inquietante: alla fine del 2023 i morti  potrebbero essere ben superiori a quelli del 2022.

A diffondere questi dati inquietanti e particolarmente violenti è Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale. Dall’inizio del 2023 sono ben 368 i morti causati dall’investimento di un’auto. Quasi quattrocento, quindi, le vittime della strada dal 1° gennaio 2023, fino al 5 novembre dello stesso anno. Un dato che, purtroppo, è destinato ad aumentare prima che il 2023 si concluda. Durante il mese di ottobre sono 47 i pedoni morti sulle strade italiane, mentre tra il mese di settembre e ottobre 2023 a morire sono stati circa in 100.

Sono numeri che fanno riflettere e che contribuiscono ad alimentare la discussione su quanto le strade del nostro territorio possano essere pericolose. Il problema delle vittime della strada è annoso e spesso sottovalutato, fino a quando i numeri diventano così implacabili tanto da poter essere impossibile non parlarne. Questo soprattutto nel Lazio, dove è stato fatto registrare un dato in negativo.

Un incidente a Roma (Immagine d’archivio Ansa) – Roma.Cronacalive.it

Lazio maglia nera degli incidenti stradali

Sulle strade del Lazio è stato fatto registrare un record in negativo per quanto riguarda le vittime della strada. Sono ben 64 i decessi avvenuti da inizio anno solo nella regione romana. Si tratta di un sesto delle vittime in tutta Italia. Dopo il Lazio troviamo la Lombardia, con 45 decessi e la Campania, con 42 morti. A rendere ancora più tragico il dato fornito da Asaps è il fatto che molto spesso nel conteggio non vengono presi in considerazione i feriti gravi, i quali possono perdere la vita in ospedale anche molti mesi dopo.

Solo nell’ultima settimana, i decessi tra i cittadini più vulnerabili sono stati 12, ma a far ancora più male (se questo fosse ancora possibile) è il dato delle morti avvenute nelle zone considerate “sicure”. Molti pedoni, infatti, hanno perso la vita proprio mentre erano sulle strisce pedonali dei centri urbani. Alcuni, sottolinea Asaps, hanno perso la vita proprio mentre stavano camminando sui marciapiedi. Infine, evidenzia Anaps, le persone che hanno perso la vita in strada a Roma sono ben 35, più della metà di tutte le vittime dell’intera regione Lazio.