Roma: “Una telefonata allunga la vita!” E anche la bolletta… il primato di cui si farebbe volentieri a meno
Roma e Lazio, nel 2022 record di spese per la telefonia fissa. Viaggio tra le città e le regioni più chiacchierone e spendaccione d’Italia
“Una telefonata allunga la vita”, era il tormentone della pubblicità di Telecom degli anni ’90: e a Roma, Città Eterna per definizione, devono aver preso questo claim proprio alla lettera, se non fosse per il dettaglio che le telefonate, oltre alla vita, hanno allungato anche le bollette.
L’ennesimo primato della Capitale, questa volta, non è proprio una medaglia da appuntarsi al petto: secondo il report realizzato per Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa, Roma, nel 2022, ha speso l’ incredibile totale di 12.917.004,55 euro in telefonia fissa.
Eppure, nonostante l’iperbolica cifra, il rating assegnato alla Capitale è un intermedia lettera B.
“SCQR”, Sono Chiacchieroni Questi Romani! Anche gli altri, però…
Il report di Fondazione Gazzetta Amministrativa, nell’ambito del progetto “Pitagora” ha esaminato i costi sostenuti, nello scorso anno, dalle regioni e dai capoluoghi di provincia italiani. Così, anche tutto il Lazio, pur se al netto dei numeri della Capitale, è ben saldo in testa alla classifica delle regioni chiacchierone con una spesa pari a 3.037.239,98 euro conquistandosi, di diritto, la sua valutazione con una bella lettera B.
Il rating, tutto sommato, clemente deriva dalla discutibile continuità della spesa relativa alla telefonica fissa: insomma, niente aumenti folli da un anno all’altro, ma un inesorabile salasso che, però, non registra oscillazioni nel tempo degne di nota.
Tra i capoluoghi di provincia, dopo Roma, in cima alla lista delle città che spendono cifre da capogiro per la telefonia fissa, troviamo Torino con 2.511.781,76 euro, Firenze con 1.240.534,87 euro e Genova con 1.203.683,48 euro. Siracusa, Bari, Lecce, Salerno e Avellino seguono a ruota, con cifre superiori a 500.000 euro.
Tra le regioni italiane, quelle con il bilancio più pesante per la telefonia fissa, dopo il Lazio, si trovano Puglia con 2.901.329,42 euro, Emilia-Romagna con 1.478.029,36 euro e Campania con 1.094.650,55 euro.
Basilicata, Liguria, Lombardia e Veneto si sono guadagnate il rating complessivo AAA, con cifre di spesa per la telefonia fissa che sembrano piccole in confronto, rispettivamente: 9.320,96 euro, 34.454,80 euro, 114.811,34 euro e 117.862,11 euro.
Per quanto riguarda le regioni meno efficienti, il Molise e la Puglia ricevono il “C” peggiore in questa analisi. Nel 2022, il Molise ha speso 268.163,95 euro, un aumento esponenziale rispetto all’anno precededente, mentre la Puglia ha sborsato 2.901.329,42 euro, con un andamento altalenante.