Allarme scarlattina, e non colpisce soltanto i bambini: le cose che devi assolutamente sapere
Malattia infettiva prevalentemente infantile, non va presa sotto gamba: come riconoscere i sintomi per evitare contagi ad adulti fragili
È di nuovo allarme scarlattina in Gran Bretagna, dove in un solo mese le autorità sanitarie hanno rilevato un aumento di casi di circa il 70%. L’anno scorso la situazione era sensibilmente più critica, con ancora più contagiati e addirittura varie morti.
Anche in Francia è stato registrato un aumento di casi, dato che desta preoccupazione anche in Italia, dove però non esiste un sistema che registri in tempo reale i contagi di malattie infettive.
Finora nel 2023 si è verificato un aumento di infezioni invasive da Streptococcus pyogenes, il batterio che causa anche la scarlattina, che risulta la forma meno grave di questo genere di manifestazioni infettive: solitamente bastano dieci giorni di terapia antibiotica per ristabilirsi.
Ogni anno si assiste a una recrudescenza di questa malattia durante la stagione fredda, ma il contagio si è intensificato dopo il Covid, come ha affermato Silvestro Scotti, segretario generale nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg): “Le malattie infettive, di origine virale o batterica, riemergono sempre dopo la predominanza di epidemie”.
I sintomi della scarlattina
La scarlattina è una malattia infettiva causata dallo streptococco di tipo A che provoca forte mal di gola, eruzioni cutanee di color rosso vivo diffuse su tutto il corpo, febbre alta (39-40°C) e una grande stanchezza; talvolta causa anche dolori di stomaco e mal di testa. Ma il segno inconfondibile della scarlattina è la caratteristica lingua color lampone, di aspetto rosso granuloso. Il mal di gola dura generalmente due o tre giorni, mentre l’eruzione cutanea dura una settimana, dopodiché la pelle inizia un processo di desquamazione.
Il contagio si verifica con il contatto diretto o anche ravvicinato attraverso la sospensione dello Streptococco nelle goccioline aeree a causa soprattutto di tosse o starnuti.
La scarlattina negli adulti
Solitamente i contagi avvengono in asili e scuole: i bambini risultano infatti i più colpiti dalla malattia. Questo non significa che gli adulti siano immuni. Anche un adulto infatti può essere contagiato, rischio ancora più concreto quando si viene a contatto con bambini infetti.
I contagi di adulti non sono frequenti ma costituiscono comunque una situazione da non sottovalutare, specialmente in caso di adulti fragili: il rischio di complicazioni è reale, in particolar modo ai danni di reni, articolazioni e cuore (malattia cardiaca reumatica), ma può anche causare meningiti e ascessi. Riconoscere tempestivamente i sintomi della scarlattina e ricorrere a una terapia ad hoc è quindi fondamentale; è consigliabile anche un accertamento della diagnosi tramite tampone.