Tradizione nelle comitive specialmente di giovani, pagare alla romana può rivelarsi una fregatura se non si usano accortezze e buon senso
Quando si mangia fuori in due il momento del conto scorre in maniera abbastanza lineare: offre uno dei due o si divide a metà, oppure i più precisi pagano esattamente per quello che hanno consumato, evitando così di dividere il conto in parti uguali.
La situazione si complica quando si è in comitiva: in questi casi dividere in parti uguali può essere uno spauracchio per molti. La classica proposta a fine pasto “facciamo alla romana?” è il terrore di tutti i risparmiatori, dei tirchi incalliti ma anche di chi deve stare attento alle spese per tirare fino a fine mese.
Può essere davvero una seccatura subire un conto alla romana quando si tende a calcolare con attenzione le proprie uscite, e puntualmente ci si ritrova invece a dover pagare molto più di quello che si è consumato a causa del furbetto di turno che si scofana l’inverosimile innaffiandolo con litri di costoso vino.
Spesso si pensa che nessuno si azzarderà a ordinare proprio la pietanza con un prezzo proibitivo o svariate portate quando gli altri commensali ne consumano mediamente solo una o al massimo due, ma non è così. Immaginiamoci anche la fregatura per gli astemi, che con un conto alla romana andranno a pagare anche per bottiglie di vino e boccali di birra che nemmeno assaggeranno.
Eppure, nonostante la fregatura per alcuni commensali sia un dato di fatto, pagare il conto alla romana è un’abitudine molto diffusa, non solo in Italia.
Ovviamente all’estero dividere il conto in parti uguali per il numero dei commensali, a prescindere delle diverse portate ordinate da ciascuno, non si indicherà con l’espressione che usiamo in Italia: pagare alla romana diventerà ad esempio “going Dutch” o “to go Dutch”, cioè “fare all’olandese”, espressione molto usata nei paesi anglosassoni. Ma attenzione, perché secondo il Cambridge Dictionary questa locuzione significa “dividere il costo di qualcosa, specialmente un pasto” mentre il McMillian dice che se “qualcuno fa all’olandese, ognuno di loro paga per i propri piatti e drink”.
Similmente, secondo l’Accademia della Crusca anche l’espressione pagare alla romana non è intesa da tutti allo stesso modo: c’è chi pensa che significhi dividere il conto in parti uguali a prescindere dal costo delle portate effettivamente ordinate e chi invece ritiene che voglia dire che ogni commensale paga per ciò che ha ordinato.
Per evitare di avere brutte sorprese, la comunicazione e la sensibilità sono due fattori decisivi, anche se non è facile far notare a un altro commensale di aver speso molto più degli altri senza risultare dei tirchiacci o dei pignoli. Ma d’altra parte non possiamo nemmeno passare per fessi e pagare ogni volta una parte del conto di quel furbetto che aspetta le cene di gruppo per scegliere le portate che non si azzarderebbe a ordinare se dovesse pagarle per intero. La sensibilità consiste nel calibrare le proprie scelte in menù evitando piatti e vini troppo costosi per non mettere in difficoltà altri commensali, a meno che ci si offra di pagare un extra.